I referendum del 12 giugno rappresentano «un’occasione storica» per cambiare la giustizia: i parlamentari della Lega sono i più convinti tra i politici locali della necessità di esprimere cinque sì. Non potrebbe essere altrimenti visto che il Carroccio ha promosso i quesiti insieme ai radicali e ha raccolto le firme nelle piazze.
Referendum 12 giugno, il qr code di Paolo Grimoldi
«È una vita – afferma il deputato Paolo Grimoldi – che lottiamo per riformare in senso meritocratico il Csm». Lui ha inserito il qrcode con l’illustrazione dei quesiti nella lettera in cui spiega ai monzesi il motivo per cui dopo tanti anni si ricandida per il consiglio comunale.
Referendum 12 giugno, Capitanio: «Occasione più unica che rara per la giustizia»
«Gli italiani – assicura il suo collega alla Camera Massimiliano Capitanio – hanno l’occasione più unica che rara per migliorare la giustizia e accelerare la discussione delle riforme». I cittadini, aggiunge, potranno contribuire a ridurre le ingerenze della politica nel Csm, eliminare alcune storture della legge Severino e gli abusi della carcerazione preventiva legati alla «volubilità» dei giudici.
«Ogni anno – incalza – lo Stato deve versare risarcimenti milionari alle vittime della mala giustizia: è un peccato che domenica 12 l’astensionismo rischi di essere molto elevato. Proprio per questo invito tutti a informarsi, a leggere e ad andare a votare, a prescindere da come si esprimeranno».
Referendum 12 giugno, Forza Italia condivide
Gli esponenti di Forza Italia barreranno le caselle del sì: «La disaffezione nei confronti dell’istituto del referendum – nota il deputato Andrea Mandelli – è un problema. Noi condividiamo tutti i quesiti con l’obiettivo di valorizzare i magistrati che lavorano con capacità al servizio della giustizia: proprio per questo ci siamo impegnati molto nella riforma Cartabia, ottenendo risultati importanti».
Referendum 12 giugno, Fratelli d’Italia perplessi su revisione della Severino e custodia cautelare
Che i referendum non siano in testa ai pensieri degli italiani lo ammette la deputata di Fratelli d’Italia Paola Frassinetti: «La gente – constata – è preoccupata per il futuro economico, la crisi energetica, il lavoro: sarà difficile raggiungere il quorum».
Il partito di Giorgia Meloni concorda sull’opportunità di sostenere i tre quesiti sul riordino della magistratura ma non i primi due: «La giustizia va cambiata – spiega Frassinetti – sono necessarie sia la riforma del Csm sia la separazione delle carriere, ma abbiamo molte perplessità sulla revisione della Severino e della custodia cautelare. Dobbiamo tutelare le persone, in particolare le vittime di stalking e di violenze: dietro a tanti racconti di delitti ci sono magistrati troppo inclini a liberare individui pericolosi».