Previsti 4mila decessi, nei cimiteri tremila posti: il Comune di Besana corre ai ripari

La giunta Pozzoli ha deciso di agire programmando un’attività di rigenerazione del campo di sepoltura valido fino 2030
Il cimitero di Besana
Il cimitero di Besana

Nei prossimi 20 anni non ci sarà posto per garantire una degna sepoltura per tutti i besanesi che passeranno a miglior vita: la giunta Pozzoli corre ai ripari. In base a quanto emerso dal piano cimiteriale, elaborato a partire dal 2020, nel prossimo ventennio voleranno in cielo circa 4mila cittadini residenti in città. Ma nei sei cimiteri presenti a Besana e frazione, i posti a disposizione sono solo 2200. A questi se ne aggiungeranno ulteriori 800 grazie al recupero da concessioni scadute. Ma ne mancano ancora circa mille per far fronte alle previsioni ventennali. Come sottolineato in una delibera di giunta, la carenza di aree e spazi di sepoltura riguarda in particolare i complessi cimiteriali di Besana capoluogo e Montesiro.

Allarme cimiteri a Besana Brianza: non è possibile ampliarli

Tuttavia, non è possibile ampliare i cimiteri perché «non si hanno le necessarie fasce di rispetto» e «non ci sono spazi a disposizione per nuove sepolture». Da qui la decisione della giunta Pozzoli, che dopo aver recepito le osservazioni di Ats ed Arpa sul piano cimiteriale, ha deciso di agire programmando un’attività di rigenerazione del campo di sepoltura tenendo conto delle scadenze temporali delle concessioni presenti. Piano già avviato negli ultimi due anni. Nelle nuove disposizioni, messe nero su bianco su una delibera di giunta, poi ribadite da un’ordinanza del sindaco Emanuele Pozzoli, l’amministrazione comunale ha riferito di aver individuato «due ampie aree nei cimiteri di Besana capoluogo e Montesiro che dal primo gennaio del 2050 saranno da ritenersi indisponibili all’utilizzo concessorio».

Allarme cimiteri a Besana: rigenerazione del campo, posti fino al 2030

Ritorneranno, dunque, «di pieno utilizzo dell’ente per essere sottoposte a operazioni di completa rimozione dei manufatti esistenti e estumulazione di resti e salme», al fine di poter «progettare e realizzare nuovi campi di sepoltura». Da ciò ne consegue che negli spazi in oggetto potranno trovare posto nuove salme solo fino al 2030, al fine di assicurare la decorrenza di un adeguato tempo di decomposizione a norma di legge; in seguito solo ceneri e resti ossei. Per quanto riguarda le concessioni scadute o in scadenza prima del 2050, sarà possibile, su richiesta, beneficiare di un ulteriore rinnovo solo sino alla fine 2049 (dietro il versamento di una quota tariffaria proporzionata) prima dello spostamento nelle cellette, che non saranno oggetto di riqualificazione.

Allarme cimiteri a Besana: articolato lavoro di Villa Borella, Ats e Arpa

Nella delibera, si precisa che le nuove disposizioni sono frutto di un articolato lavoro condotto dal servizio cimiteriale di Villa Borella, anche in risposta alle osservazioni avanzate da Ats e Arpa a seguito del deposito della prima bozza del piano cimiteriale nel 2020. La complessità del piano di riqualificazione e ampliamento dei cimiteri è anche legata al fatto che la giunta Pozzoli intende assicurare la possibilità ai cittadini di accedere ai luoghi cimiteriali di riferimento delle singole frazioni.