Subito dopo aver saputo della morte improvvisa di Papa Francesco, Alessandro si è messo al lavoro. Una tela, i suoi colori e l’aiuto del suo maestro d’arte Akila per realizzare un ritratto del papa. Alessandro è un ragazzo autistico dalla straordinaria sensibilità che da anni partecipa ai laboratori artistici dell’associazione brianzola Facciavista.

Papa Francesco: il ritratto, «un omaggio personale e simbolico»
Il suo modo per ricordare una giornata che passerà alla storia e il “papa degli ultimi”, Alessandro ha scelto i suoi colori, i pennelli e una tela. In poche ore dalla prima bozza è emerso il volto pieno di dolcezza del papa.
«Il ritratto – spiega Matteo Perego, fondatore di Facciavista – è un omaggio personale e simbolico. È il frutto di un’emozione sincera e immediata. Per Alessandro, l’arte è il mezzo attraverso cui esprimere sentimenti e pensieri che spesso le parole non riescono a raccontare».
È così che, con il supporto di Akila, suo mentore e guida, ha trasformato il dolore di una giornata così significativa in un’opera carica di umanità e spiritualità.
«Un gesto semplice ma potente – conclude Perego – che ricorda come l’arte possa essere strumento di memoria e raccoglimento, capace di unire cuori e generazioni nel segno del rispetto e della gratitudine».