Sono 4.836 gli episodi di aggressione segnalati in Lombardia nel 2023: dagli insulti alla violenza con arma, sono le violenze nelle strutture ospedaliere che hanno attivato il pulsante di allarme e che si sono dotati anche di figure di accoglienza per pazienti e accompagnatori, come i ‘Caring nurse’. Un fenomeno che non ha risparmiato (e non risparmia) anche gli ospedali di Monza e Brianza e che la Regione respinge invitando le vittime a denunciare in ogni occasione.
Ospedali, aggressioni al personale sanitario: «Misure concrete per garantire la sicurezza di chi ogni giorno lavora al servizio della salute dei cittadini»
La Direzione Welfare ha infatti inviato una circolare alle Ats, Asst, Irccs “con alcune disposizioni anche alla luce della recente normativa nazionale che rafforza la protezione degli operatori sanitari prevedendo la procedibilità d’ufficio in caso di violenze e l’inasprimento delle pene“, spiega una nota.
«Episodi di violenza contro gli operatori sanitari e socio-sanitari – ha detto l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso – non possono e non devono essere tollerati. Regione Lombardia ha deciso di rafforzare il proprio impegno con una serie di misure concrete per garantire la sicurezza di chi ogni giorno lavora al servizio della salute dei cittadini. Le nuove disposizioni, in linea con la normativa vigente, puntano a prevenire e contrastare le aggressioni all’interno delle strutture sanitarie. La collaborazione con le Forze dell’ordine, il monitoraggio continuo degli episodi di violenza e il supporto psicologico e legale per i lavoratori aggrediti sono solo alcune delle azioni messe in campo».
Ospedali, aggressioni al personale sanitario: Regione Lombardia ha attivato un monitoraggio continuo degli episodi di violenza
Le misure principali indicate da Regione Lombardia riguardano in particolare la collaborazione con le Forze dell’ordine, si invitano infatti le strutture sanitarie a stipulare protocolli operativi con le Forze di polizia per garantire un intervento tempestivo in caso di aggressioni. Le strutture sanitarie sono inoltre incoraggiate a istituire procedure aziendali per garantire supporto psicologico e legale ai dipendenti che subiscono aggressioni fisiche o verbali. Queste misure si estendono anche alla fase successiva all’aggressione, assicurando un adeguato accompagnamento durante il percorso.
Previsto anche l’obbligo di segnalazione all’Autorità giudiziaria per episodi di violenza a danno del personale. L’obbligo si applica anche nel caso di danni a beni aziendali provocati durante aggressioni. Infine il monitoraggio e analisi dei dati. Regione Lombardia ha attivato un monitoraggio continuo degli episodi di violenza, i cui dati, raccolti dall’Agenzia di Controllo del Sistema Socio Sanitario Lombardo, verranno utilizzati per identificare aree critiche e rafforzare ulteriormente le azioni di prevenzione.
Ospedali, aggressioni al personale sanitario: «La sicurezza degli operatori deve essere garantita a priori»
E poi: «La sicurezza degli operatori deve essere garantita a priori ma anche nelle fasi successive in caso si verifichi un evento di aggressione – specifica l’assessore – Per tutelare il nostro personale oltre a segnalare gli eventi violenti alla procura, gli enti sanitari dovranno valutare di costituirsi parte civile nell’ambito dei processi penali, ho detto personalmente ai Direttori Generali che questa deve diventare una prassi. Nel 2022 solo il 6 % delle aggressioni fisiche sono state segnalate in Procura, nel 2023 il dato è addirittura in calo al 4%. Anche in questo caso l’espressione fondamentale è ‘prendersi in carico’ non solo dei nostri pazienti ma anche del nostro personale. La tutela della salute e del benessere degli operatori rappresenta un presupposto fondamentale per garantire un sistema sanitario efficiente e sicuro, a beneficio non solo dei lavoratori, ma anche dei cittadini lombardi che si affidano quotidianamente ai servizi sanitari».