Non è sufficiente la redazione del piano urbano della mobilità sostenibile per definire le strategie che l’amministrazione dovrà seguire nel prossimo decennio per ridurre il numero delle auto in circolazione e incentivare l’uso dei mezzi pubblici: le opposizioni avrebbero voluto che fosse redatto un pums parallelo che non desse per scontato l’arrivo della metropolitana a Monza.
Monza: via libera al Pums, bocciata la proposta di un piano parallelo senza metropolitana
La proposta, presentata da Paolo Piffer di Civicamente in consiglio comunale, è stata bocciata dalla maggioranza mentre ha suscitato un certo interesse tra la minoranza. Il centrosinistra ha, invece, approvato l’ordine del giorno, su cui le opposizioni si sono astenute, con il quale il capogruppo Pd Angelo Imperatori ha invitato la giunta a tentare di intercettare fondi europei, statali e regionali con cui interrare gli incroci lungo i viali Stucchi, delle Industrie, Fermi e Marconi. «Potreste iniziare utilizzando i soldi versati da Esselunga per il tunnel di viale Stucchi» ha commentato il leghista Simone Villa.
Monza: via libera al Pums, perché sì della maggioranza
Il pums, al termine della discussione avviata il 16 settembre, è stato approvato con 19 voti a favore da parte della maggioranza e 8 contrari espressi dalle opposizioni.
Il piano, ha affermato il democratico Marco Pietrobon che ha affiancato nella sua stesura la ex assessora Giada Turato, costituisce «un riferimento a scacchiera per sviluppare azioni di importanza strategica e concreta» tra cui l’istituzione di isole ambientali, con la riduzione della velocità, interne ai quartieri, l’estensione graduale della ztl, la creazione di hub intermodali e il potenziamento del trasporto pubblico.
Monza: via libera al Pums, perché no della minoranza
Sarebbe, invece, un documento deludente e generico secondo tutte le minoranze: «Vorrebbe obbligare i monzesi a lasciare a casa la macchina senza offrire» linee di autobus adeguate ha dichiarato Piffer mentre per Désirée Merlini del Gruppo misto la giunta ha confezionato per i cittadini «una pillola difficile da deglutire».
Il centrodestra si prepara già a dare battaglia in occasione della prossima campagna elettorale: «La sua revisione – hanno anticipato Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Lista Allevi – sarà uno dei primi punti del nostro programma».
Il centrodestra ha stigmatizzato la bocciatura quasi in blocco dei suoi emendamenti: «Il centrosinistra – ha notato in un comunicato – non ha accolto la richiesta di potenziare il trasporto pubblico prima di ampliare la ztl e la sosta a pagamento e ha respinto l’introduzione di misure di sostegno alla mobilità dei soggetti fragili». Gli effetti, secondo lo schieramento, ricadranno, in particolare, sugli anziani e sui commercianti. «Con questo piano della mobilità – hanno profetizzato le quattro formazioni – troveremo una città nel caos viabilistico, gli spostamenti diventeranno ancora più difficili e sia i cittadini che i negozianti dovranno sostenere ulteriori costi».