È tornato sulla parete che separa la sala giunta dall’ufficio del sindaco il piccolo crocifisso staccato alcuni mesi fa: la sua rimozione è stata stigmatizzata lunedì in consiglio comunale a Monza dall’ex primo cittadino Dario Allevi: «A maggio – ha spiegato – un dipendente mi ha detto che è stato tolto per non urtare la sensibilità di persone di altre religioni».
Monza, sparito un crocifisso dalla sala giunta: segnalazione dell’ex sindaco Allevi, il chiarimento di Pilotto
Fino alla scorsa settimana non ha dato peso alla segnalazione: «Sabato ho celebrato un matrimonio – ha proseguito – ho visto che non è al suo posto, ma è stato abbandonato vicino alle finestre e ora è pieno di polvere». Probabilmente, ha ipotizzato Allevi, dietro al gesto non c’è nessun intento ideologico, ma una buona dose di incuria dato che il crocifisso è rimasto in aula consiliare: «Mi auguro – ha auspicato – che il sindaco lo faccia rimettere sulla parete prima di Natale». E così è accaduto.
La croce, ha chiarito Pilotto, è stata spostata in occasione della sistemazione della sala: «Le persone sinceramente religiose – ha commentato – non hanno paura dei simboli degli altri. Dove alligna la paura, prende piede la diffidenza».