Piantine, schede, tabelle, proiezioni mostrano come potrebbero mutare nel giro di qualche anno gli assetti e le funzioni della Villa Reale, del Parco e dell’autodromo. È tutto fissato nel masterplan, il poderoso lavoro commissionato dalla Regione e dal Consorzio di gestione della reggia a un raggruppamento di esperti composto da Cles, il Centro di ricerche e studi sui problemi del lavoro, dell’economia e dello sviluppo, da Bam! Strategie culturali, dalla cooperativa Mate, dagli studi di architetti Benevolo e Silva.
Monza: ecco il Masterplan, obiettivi entro dieci anni e a lungo periodo
I professionisti, incaricati di individuare in quali progetti investire i 32 milioni di euro già stanziati dal Pirellone nell’accordo di programma firmato alcuni anni fa, hanno operato a partire dall’estate 2021 tenendo in considerazione le sollecitazioni e le proposte avanzate da cittadini e associazioni sul portale dedicato.
Nel masterplan hanno indicato gli obiettivi che potrebbero essere centrati nel medio periodo, ovvero entro dieci anni, e quelli che invece richiedono un orizzonte più ampio, che oltrepassi il decennio.
Monza: ecco il Masterplan, i primi interventi
Rientrano tra i primi il riallestimento del museo della Villa Reale, il recupero «emergenziale e funzionale» del giardino all’inglese, il consolidamento dell’ala nord della reggia, la trasformazione del Serrone in «esercizi pubblici affacciati sul roseto», il restauro dell’ex scuola Borsa che, in realtà, sta marciando in modo indipendente con il cofinanziamento regionale che risale al Patto per la Lombardia firmato da Roberto Maroni e Matteo Renzi.
Nel medesimo arco di tempo dovrebbero essere ripristinati i giardini a nord del Serrone, riqualificata cascina Bastia e attivato il polo della ristorazione lungo il primo tratto di viale Cavriga, recuperati gli edifici all’imbocco delle cinque porte storiche così come la piscina dell’autodromo e messo in sicurezza l’anello dell’alta velocità.
Monza: ecco il Masterplan, i progetti per richiamare nuovi «target di fruitori»
Richiederanno oltre dieci anni il completamento dei percorsi nella parte settentrionale del Parco, la realizzazione della cittadella dello sport attorno alla piscina, la modifica degli usi agricoli delle aree lungo il Lambro, la riqualificazione del Mirabello, del Mirabellino, delle cascine Casalta, Cattabrega e Milano, dell’antico frutteto matematico a nord di cascina Frutteto, il recupero della parte del giardino all’inglese oltre il ponte delle catene non ancora ripristinata.
Gli interventi suggeriti, affermano gli esperti, puntano ad aumentare l’attrattività del polo monzese per richiamare nuovi «target di fruitori» tramite l’aumento della varietà e della qualità dei servizi.
Monza: ecco il Masterplan, la metropolitana
L’arrivo della metropolitana potrebbe, del resto, contribuire ad ampliare il bacino degli utenti del Parco. Il masterplan, precisano gli autori, parte dall’assunto che il valore globale del complesso è superiore a quello delle singole componenti: difficilmente la reggia e il polmone verde potrebbero essere inseriti nell’elenco dei beni patrimonio dell’Unesco prima che venga completata la riqualificazione mentre potrebberp aspirare a ospitare una agenzia europea per i beni culturali, peraltro tutta da inventare.