I politici brianzoli della Lega esprimono solidarietà ai due carabinieri della compagnia di Monza indagati per falso, lesioni e calunnia in relazione all’arresto di un immigrato irregolare tunisino con precedenti, avvenuto lo scorso 20 ottobre alla ex Fossati Lamperti di Monza.
I militari, prima raggiunti da un’ordinanza che li sospendeva dal servizio per un anno, emessa dal tribunale di Monza, sono stati reintegrati in servizio in virtù della decisione del tribunale del Riesame, che ha ritenuto “non sufficientemente provate” le accuse della procura.
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Durante un incontro con la stampa, il segretario Paolo Grimoldi ha dichiarato “solidarietà a due servitori dello Stato, inguaiati dalle menzogne di un delinquente recidivo, che ha già ripreso a delinquere: noi stiamo con le forze dell’ordine”.
Presente anche la moglie di uno dei due militari coinvolti: “Gli aggrediti sono stati mio marito e il suo collega, questa vicenda ha messo in ginocchio due famiglie, le carte provano la loro innocenza”.
Il vicesindaco Simone Villa ha parlato invece di “preoccupante valore simbolico della vicenda, che può condizionare l’operato delle forze dll’ordine”. Gli ha fatto eco l’assessore alla sicurezza Federico Arena: “È un precedente pericolosissimo, la città di Monza paga anni di governo del Pd, che a livello nazionale ha permesso l’’ingresso di troppi clandestini”.
L’indagine sul’operato dei carabinieri, attualmente è chiusa. La procura si appresterebbe a chiedere il rinvio a giudizio.