Monza: Italia Nostra in campo per il Buon Pastore (ma non può fare niente)

Italia Nostra al fianco del comitato Buon Pastore di Monza per chiedere una revisione del piano di intervento. Ma la prospettiva residenziale non cambia.
Monza Buon pastore
Monza Buon pastore

Anche la sezione provinciale di Italia Nostra si è schierata accanto al comitato Buon Pastore per chiedere all’amministrazione di Monza un «ripensamento riguardo il futuro dell’area». Lo ha fatto con una lettera inviata al sindaco Paolo Pilotto e all’assessore al Governo del territorio Marco Lamperti in merito al programma integrato di intervento, che autorizza l’intervento del privato (la BP Real estate) per la realizzazione di tre alti edifici e appartamenti ricavati dalle costruzioni per le quali è stato imposto un recupero dalla Soprintendenza, oltre che per la riqualificazione della chiesa panottica destinata a diventare polo culturale, del giardino e la costruzione di una piazza pubblica.

Monza: Italia Nostra in campo per il Buon Pastore, la lettera a sindaco e assessore

«In base alle notizie che abbiamo ricevuto – scrive la presidente del consiglio direttivo della sezione di Monza di Italia Nostra, Maria Zannisembra che quell’area sia destinata a un’edificazione massiva che aggraverebbe il già preoccupante bilancio attuale. A questo si aggiunge anche la preoccupazione relativa al recupero degli immobili di valore storico artistico, compresa la chiesa panottica e il parco che completa la dimensione culturale e storica della proprietà. Auspichiamo che il discorso sul futuro di quest’area venga attentamente ripensato».
La lettera si chiude con l’augurio di un incontro da parte di Italia Nostra proprio con l’amministrazione comunale, per «fornire un contributo alla riflessione».

Monza: Italia Nostra in campo per il Buon Pastore, l’incontro che spegne le speranze

Un invito che Pilotto e Lamperti hanno accolto immediatamente, incontrando nella mattinata del 23 maggio i rappresentanti dell’associazione. «Purtroppo l’amministrazione ha ribadito anche in questa occasione l’impossibilità di modificare quanto concordato con la proprietà, ovvero la realizzazione di tre palazzi da 9, 10 e 12 piani, in cambio di una cessione al Comune della chiesa panottica e dei locali sovrastanti il portico», commentano delusi i rappresentanti del comitato Buon Pastore.