Un impegno a favore dell’umanità lungo 160 anni: il comitato di Monza della Croce Rossa – uno dei primi a essere costituiti a livello nazionale – celebra il traguardo con una festa lunga tutto il giorno. Succede il 5 ottobre, in piazza Trento e Trieste dove, a partire dalle 10, dopo l’alzabandiera e i saluti istituzionali, ha preso il via una serie di attività organizzate con l’obiettivo di far conoscere alla cittadinanza tutte le aree di intervento in cui i volontari sono quotidianamente impegnati – e che spaziano dal sanitario al sociale, dalla formazione alla prevenzione.
Monza, il cuore in piazza: la celebrazione dei 160 del Comitato di Monza di Croce Rossa
«Il comitato di Monza è in crescita e quello che sta succedendo oggi lo dimostra: la rete di realtà e di istituzioni con cui collabora è sempre più strutturata e consolidata», ha commentato il vicepresidente pro tempore Claudio Catucci ringraziando le autorità civili, religiose e militari intervenute e segnalando la presenza, in piazza, della onlus Ti do una mano, impegnata nella nona edizione della risottata benefica “Un sorriso contro la Sla”, a sostegno del progetto Slancio della Meridiana di Monza e del Centro Nemo di Milano.
Monza, il cuore in piazza: le testimonianze istituzionali per la Croce Rossa
Presente, tra gli altri, l’onorevole Fabrizio Sala: «Quando ho aperto il mio ufficio da parlamentare in piazza San Paolo – ha detto – la Croce Rossa è stata la prima realtà a venire a trovarmi. Sono qui per prendere un impegno per il futuro: la sua attività è da sostenere».
«La Croce Rossa riesce a mantenere uno sguardo di umanità in situazioni in cui l’umanità si perde», ha aggiunto l’assessora alla Partecipazione Andreina Fumagalli, e il sindaco Paolo Pilotto ha sottolineato il valore di «un impegno e una presenza costanti».
Tra gli interventi istituzionali anche quello dell’ex presidente del comitato monzese Dario Funaro, ora comandante del corpo militare volontario di Cri Lombardia. Nel corso della mattinata sono stati inaugurati due nuovi mezzi: una nuova ambulanza, donata da un privato, e una moto, donata da Yamaha grazie alla mediazione di Assolombarda, che sarà utilizzata per l’avvio sperimentale di un nuovo servizio di motosoccorso.