Monza: il chiosco della Boscherona torna, dice l’assessore

La Boscherona di Monza Fabrizio Radaelli

Il nuovo chiosco al parco della Boscherona di Monza si fa, dice il Comune. I lavori inizieranno in questo mese di maggio dal momento che è stato rilasciato il permesso di costruire, conferma l’assessore ai lavori pubblici, Marco Lamperti. Sarà un prefabbricato quindi l’esecuzione dell’opera non dovrebbe essere troppo complessa, ma il vero problema resta l’assegnazione della struttura al nuovo gestore, quando l’impianto sarà ultimato. Il bando per trovare il gestore del chiosco verrà pubblicato una volta iniziati i lavori.

Un’opera attesa da anni, annunciata già dalla passata amministrazione e che ora dovrebbe finalmente vedere la luce. Un’attesa talmente lunga e costellata da continui rinvii (la realizzazione del chiosco, pagata come standard qualitativo da Coop per la costruzione dello store di via Marsala, era subordinata alla fine dei lavori della piazza di San Rocco, ultimati solo lo scorso febbraio) che i residenti stessi e gli abituali frequentatori del parco avevano perso le speranze. Tanto che durante l’ultima seduta della consulta San Biagio Cazzaniga era stata avanzata all’assessora Andreina Fumagalli, presente alla riunione, la possibilità di allestire per la stagione estiva imminente dei truck provvisori.

Monza: il chiosco della Boscherona e il giardino di via Sant’Andrea

Un’idea che la consulta ha voluto estendere anche al giardino di via Sant’Andrea. Qui lo scorso gennaio quattro adolescenti hanno dato fuoco al chiosco che si trova dentro al parchetto, lanciando dei petardi. Oggi il chiosco è ancora inagibile. «È un peccato che non si possa utilizzare – spiegano dalla consulta – era un baretto molto usato non solo dalle mamme con i bambini ma anche dai tanti anziani che frequentano il parchetto. Anche qui servirebbe un truck, almeno fino a quando non sarà ripristinato il servizio del chiosco».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.