Monza, il centrodestra chiede conto dell’ordine pubblico a questore e prefetto

Questore e prefetto sul banco degli imputati lunedì in consiglio comunale a Monza: il centrodestra chiede conto della gestione dell'ordine pubblico.
Il corteo della Foa Boccaccio a Monza del 30 marzo 2024
Il corteo della Foa Boccaccio a Monza del 30 marzo 2024 Fabrizio Radaelli

Il questore e il prefetto sono finiti sul banco degli imputati lunedì in consiglio comunale a Monza: il centrodestra ha annunciato l’intenzione di chiedere un incontro urgente per capire come stanno gestendo l’ordine pubblico in città. La dura presa di posizione è arrivata a pochi giorni dai vandalismi commessi sabato 30 marzo durante il corteo della Foa Boccaccio e dai tafferugli tra i tifosi del Monza e del Napoli al termine della partita di domenica 7 aprile: per una volta l’opposizione non ha attaccato tanto l’operato del sindaco Paolo Pilotto quanto quello delle forze dell’ordine.

Monza, il centrodestra chiede conto dell’ordine pubblico a questore e prefetto: le posizioni in consiglio comunale

Il primo errore, secondo Marco Monguzzi di Fratelli d’Italia, sarebbe stato commesso autorizzando la manifestazione il sabato santo mancando di rispetto alla fede di tanti monzesi.
«La Foa – ha affermato – ha trasformato il parco Gallarana in una latrina pubblica». Il livello di sicurezza, ha incalzato l’ex sindaco Dario Allevi, «cade sempre di più. Cosa fa la Polizia locale in via Bergamo? Dove sono i vigili di quartiere? Mi auguro che in occasione del prossimo corteo il questore e il prefetto abbiamo un atteggiamento più rigido».

«I monzesi sono stanchi – ha tuonato il capogruppo di FdI Andrea Arbizzoni ci sono associazioni vessate dai vigili se fanno le salamelle mentre il centro sociale può imbrattare e sparare musica a tutto volume. Non ha il concetto di comunità: non basta dichiararsi antifascisti per essere democratici». È risuonata, quindi, l’accusa a una parte della maggioranza di tollerare le gesta del Boccaccio: «C’è chi non ha mai preso una posizione chiara» ha notato Stefano Galbiati della lista Allevi.

Monza, il centrodestra chiede conto dell’ordine pubblico a questore e prefetto: il dibattito in maggioranza

Sembra, intanto, che l’iniziativa annunciata dalla Foa per il 20 e 21 aprile venga anticipata al 14: la concomitanza con le Pulizie di primavera, per il centrodestra, sarebbe uno schiaffo alle migliaia di volontari che saranno impegnati a migliorare strade, scuole e giardini pubblici.

«Con sfaccettature diverse – ha assicurato il capogruppo Pd Angelo Imperatorinon abbiamo mai giustificato o tollerato i comportamenti della Foa».
LabMonza, ha dichiarato Lorenzo Spedo, condivide le sue battaglie contro il consumo di suolo e a favore di spazi per i giovani ma ha scelto «convintamente di condurre la propria azione all’interno delle istituzioni». Auspica, però, l’apertura di un dialogo sui temi che stanno «a cuore anche alla giunta». «Il Boccaccio non ha contiguità con partiti politici – ha detto Paolo Piffer di Civicamente – i suoi rappresentanti sanno di fare qualcosa di non normato e sono pronti ad assumersi le responsabilità»

Monza, il centrodestra chiede conto dell’ordine pubblico a questore e prefetto: il sindaco

E mentre il leghista Simone Villa ha proposto di rifiutare il patrocinio a iniziative, comprese quelle dell’Anpi, a cui partecipa il centro sociale il sindaco ha auspicato toni più bassi: «Non prendo le distanze dal questore e dal prefetto con cui lavoro tutti i giorni e che stimo – ha spiegato – insieme cerchiamo di gestire le difficoltà». Pilotto è rimasto costernato di fronte a «moltissime famiglie bloccate in strada» il sabato santo per cedere il passo al corteo ma, ha aggiunto, non ha bisogno di dissociarsi da chi ha sgomberato tre volte, lo ingiuria sui muri e rifiuta ogni dialogo per poi accusare «la giunta di essere cementificatrice o a disposizione degli speculatori».