Sette rose (rosa) come le sette lettere che costituiscono la sigla Lgbtiqa+. Nel tardo pomeriggio di venerdì 27 aprile il mazzo di fiori è stato regalato al sindaco di Monza Dario Allevi, sorpreso a un aperitivo in un bar del centro storico, da Alex Mariani e Oscar Innaurato di Boa – Brianza oltre l’arcobaleno.
Gli organizzatori del Pride a Monza e Allevi
Uno scambio di battute rapido, che ha comunque dato modo al presidente e al vicepresidente dell’associazione di rimarcare direttamente al primo cittadino quanto sia stato difficile – se non impossibile – instaurare negli ultimi anni qualsiasi tipo di dialogo con l’amministrazione comunale. Allevi, in piena campagna elettorale per un eventuale secondo mandato sostenuto dalla coalizione del centrodestra, è stato ufficialmente invitato a partecipare al Brianza Pride in programma tra una settimana, sabato 4 giugno.
Attese 5mila persone al Pride di Monza
Rispetto a quanto anticipato, la manifestazione non si concluderà in piazza Trento e Trieste: spiegano al Cittadino i suoi organizzatori, Boa e Rete Brianza Pride, che nei giorni scorsi la questura ha deciso di modificare il percorso del corteo. Complici anche le alte temperature previste per il weekend della prossima settimana e l’affluenza, stimata dalle forze dell’ordine, di circa cinquemila persone (qui le immagini del 2021), il Brianza Pride si concluderà ai Boschetti reali: «Un’area ombreggiata, adatta a ospitare anche i tanti minori e le famiglie che crediamo possano partecipare».
Il percorso del Pride a Monza fino ai Boschetti
Bene accetti, quindi, anche i teli da pic-nic per un finale nel verde. Il punto di ritrovo è fissato in via Turati, davanti al teatro Binario 7, alle 16. Si percorrerà il cavalcavia fino ad arrivare in largo Mazzini, per poi proseguire lungo via Manzoni e via Appiani, fino appunto ai boschetti. E proprio nell’area verde incastonata tra il centro storico e la Villa reale sono previsti dei momenti di approfondimento: seguiranno la presentazione di Boa e di Rete Brianza Pride e saranno dedicati “alle lettere nascoste nel ddl Zan”, alle “carriere alias a scuola e al lavoro” e alle famiglie arcobaleno. La manifestazione, completamente autofinanziata, sarà ancora più inclusiva grazie al coinvolgimento di alcuni interpreti Lis.
Tra i suoi organizzatori si trovano alcuni candidati di liste della coalizione di centrosinistra che alle prossime elezioni sostengono Paolo Pilotto: non prenderanno però ufficialmente parola, «perché non vogliamo che il nostro Pride abbia alcuna connotazione politica». Al momento il Brianza Pride ha ottenuto il patrocinio dei comuni brianzoli di Agrate, Bellusco, Bernareggio, Ornago, Ronco Briantino, Seregno, Sulbiate, Triuggio, Vimercate e Villasanta. Monza non l’ha concesso nemmeno quest’anno e lo stesso ha scelto di fare la Provincia.