Monza, i conti in tasca a Parco e Villa: quanto valgono gli spazi dei Savoia

Un po' di conti: sfiora i 2 milioni e mezzo di euro il valore delle concessioni all’interno del Parco e della Villa reale a Monza.
Una panoramica aerea della Villa reale
Una panoramica aerea della Villa reale

Sfiora i 2 milioni e mezzo di euro il valore delle concessioni all’interno del Parco e della Villa reale a Monza. Per essere precisi, mettendo in fila i canoni di concessione di ville, cascine, ristoranti, oltre a golf, tennis e autodromo si arriva a 2 milioni 426 mila 181, 21 euro come si legge nei documenti pubblicati sul sito della Reggia.

Monza, i conti in tasca a Parco e Villa: il reddito

Dei 31 beni che fanno parte del patrimonio immobiliare gestito dal Consorzio sono solo 18 quelli che producono reddito. Dal 2017 si è assistito ad un progressivo svuotamento di molti immobili e alcuni, come le sette portinerie agli ingressi del parco e della Villa, sono proprio spariti dall’elenco del patrimonio immobiliare gestito dal Consorzio.
Sono in disuso da anni, per esempio, Cascina del sole e il punto di ristoro della Torretta, ma è vuota dal 2018 anche l’ex sede Rai disegnata da Gio Ponti, il cui affitto portava nelle casse del Consorzio oltre 150mila euro all’anno. Svuotati, negli ultimi anni, anche diversi appartamenti delle cascine del Parco, le cui rendite di affitto hanno dunque subito una flessione. A cascina Casalta Nuova gli affitti portano al bilancio del Consorzio poco più di 12mila euro, a Casalta Vecchia 14mila euro, Cascina del Forno 3mila 700 euro, Mulini asciutti 2mila 700 euro, oltre a 10 mila euro che è quanto versa il Creda (Centro ricerca educazione e documentazione ambientale).
La concessione per l’azienda agricola dei Mulini San Giorgio è appena stata rinnovata per 13mila euro all’anno. I numeri più alti (tolte le grandi concessioni di autodromo e golf) sono quelle legate ad attività commerciali e di ristoro che, al momento, risultato per la maggior parte scadute da tempo e in proroga fino al 30 settembre.

Monza, i conti in tasca a Parco e Villa: altri affari

Così è stato deciso nell’ultimo Consiglio di gestione del 2024 per le concessioni del bar Cavriga, il servizio di noleggio biciclette di cascina Bastia e del bistrot di Villa reale, scadute il 1 gennaio. Una decisione giustificata con il cambio di direzione nell’area amministrativa, legale e di gestione del patrimonio.
Sul tavolo delle concessioni scadute anche quella di cascina Frutteto, sede della scuola d’agraria, che, per il suo ruolo di attività di formazione, beneficia di un canone ridotto ai minimi termini. Ai 30mila euro richiesti nel 2012 (il 16,5% del valore stimato dall’agenzia delle entrate) è stata applicata una riduzione di 13mila 427 all’anno in virtù di attività di formazione e manutenzione offerti al Consorzio. Anche per la cascina Frutteto la concessione è scaduta a giugno dello scorso anno, era stata prorogata al 31 gennaio 2025 ed è stata ulteriormente prorogata al 30 settembre 2025.

Monza, i conti in tasca a Parco e Villa: il Saint Georges

Scaduta, ma in fase di trattativa, anche la concessione della Fagianaia reale (ristorante Saint Georges Premier) che al momento versa 207mila 389 euro all’anno: la strada che si sta percorrendo è quella di trasformare la concessione del bene in un partenariato pubblico – privato come è avvenuto con il recente rinnovo del Golf che oggi versa 670mila 592 euro all’anno.

Monza, i conti in tasca a Parco e Villa: Sias e autodromo

Naturalmente sul podio delle concessioni c’è il contratto con Sias per l’area dell’autodromo (1 milione 36mila 714 euro), davanti al golf, alla Fagianaia e al centro ippico di villa Mirabello che vale 86.921,90 euro all’anno. Per restare in ambito sportivo il Tennis club di Villa reale vale poco più di 54mila euro, il centro ippico di cascina Cattabrega 28mila euro, mentre i carabinieri a cavallo di cascina Cernuschi versano 51mila euro di affitto per dodici mesi.

Monza, i conti in tasca a Parco e Villa: un punto ristoro

Per gestire un punto di ristoro nel Parco servono poco più di 20mila euro (per la Montagnetta di Vedano al Lambro), 29mila per il Chiosco di Villasanta, 48mila per il Dosso, con una gara che è appena andata deserta.
Al momento la concessione del bar Cavriga è legata a quella del noleggio biciclette di Cascina Bastia, ma la nuova concessione potrebbe essere svincolata e soprattutto dovrebbe essere – come suggerito dal masterplan – una concessione di servizi e non di beni. Tradotto in parole semplici il Consorzio mantiene il controllo sull’immobile, cura un’immagine coordinata di tutti i punti di ristoro e decide il tipo di servizio da garantire ai fruitori del Parco. Tra le novità delle nuove concessioni che si andranno a negoziare in futuro sembra ci sia la volontà di richiedere un canone fisso e una parte variabile, calcolata sui ricavi dell’anno.

L'autore

Il primo articolo a 13 anni e non ho più smesso. Al Cittadino dal 1992 ho scritto po’ di tutto con un amore incondizionato per Parco e Villa reale. Leggo molto e sono nella giuria del Premio Brianza.
Mi piace raccontare storie e possibilmente buone notizie. Le mie buone notizie sono i miei quattro figli e la nipotina!