Tanto pubblico? Tanta usura: ed è così che a dieci anni di distanza dal massiccio restauro della Villa reale di Monza, i pavimenti di alcune sale devono tornare sotto le cure degli esperti. Succede peraltro per tre della sale di maggior prestigio della Reggia monzese, cioè quelle che si aprono sulla sinistra del salone d’onore, cioè la sala da ballo: sono le sale degli Arazzi, del Trono e degli Uccelli, che affacciano direttamente sui giardini reale.
Si tratta di quasi 250 metri quadrati di pavimentazioni in legno, non più quelle del celebre ebanista Giuseppe Maggiolini, sostituite in epoche successive: nell’ordine sono 72 metri quadrati, 98 e 74. Quattro le successive fasi di intervento per ciascuna sala: si passa dalla pulitura alla disinfestazione, quindi il consolidamento e infine la verniciatura. Le operazioni di restauro sono iniziate nei giorni scorsi dalla sala degli Arazzi: il Consorzio avvisa che è stato scelto di lavorare su sale singole per non interferire con le normali visite guidate che nel frattempo non saranno interrotte. “D’accordo con l’azienda incaricata, Luca Quartana Restauro, tra le più qualificate in Italia, la porta della sala con i lavori in corso sarà lasciata aperta per permettere al pubblico di osservare quel che accade. I lavori proseguiranno per diverse settimane, al termine la stessa azienda assicurerà la manutenzione e le cure ordinarie necessarie”.
Parco di Monza: sì al partenariato per la fagianaia reale
Non si fermano le visite ma slitta un altro appuntamento: la giunta nelle scorse settimane ha detto sì alla seconda edizione della Paesaggio week, la rassegna ideata nel 2024 di sede proprio alla Villa reale e ha confermato il periodo in cui sarà organizzata, cioè il mese di maggio, nonostante nel frattempo sia stata istituita a livello nazionale la Giornata del paesaggio, che ricade a marzo e che sarebbe stata l’occasione migliore per la seconda edizione. Il motivo, appunto, i lavori di restauro in corso che, nelle previsioni, non saranno terminati prima di quella data.
Non è l’unica novità per il Consorzio Villa reale e Parco, che ha definitivamente detto sì alla proposta di partenariato pubblico-privato anche per l’ex fagianaia reale, così come è stato per il golf: in queste settimane si apre la fase di negoziazione con la società Ilgedi, che ha proposto alla Reggia di non ricorrere più alla sola concessione. Dopo il primo sì il Consorzio ha pubblicato per 45 giorni la manifestazione di interesse obbligatoria per legge che dà l’opportunità a chiunque di presentare una proposta più vantaggiosa per la parte pubblica, ma nel tempo disponibile non sono arrivati progetti migliorativi o più vantaggiosi.
Di conseguenza si passa alla contrattazione definitiva con Ilgedi, che è la società che già gestisce l’edificio che ospita il Saint Georges Premier: il filo conduttore è un accordo pensato per “la valorizzazione e manutenzione straordinaria della Fagianaia reale” e “la successiva gestione del servizio di ristorazione”, con un canone minimo garantito annuale a favore del Consorzio di 152mila euro, con rivalutazione Istat, canone che si alza invece a scaglioni in funzione dei ricavi netti registrati dal privato, attraverso un sistema di percentuali crescenti.