Una “mandria di maleducati selvaggi, i quali appena entrano in Parlamento sembravano per di più essere colti da pazzia furiosa” ha detto un giorno secondo quanto riportato da Romano Bracalini quarant’anni fa, in “La regina Margherita”, pubblicato da Rizzoli.
Il 4 gennaio erano passati 99 anni dalla morte della moglie di Umberto I, a Bordighera. Un mese dopo, martedì 4 febbraio, la casa editrice Nord manda in libreria il nuovo libro di Alessandra Selmi (scrittrice, editor, già collaboratrice del Cittadino) che ha trasformato in romanzo la vita di “La prima regina”, il titolo del libro che ricostruisce in forma letteraria, quindi con salde radici storiche e provvidenziale zaino in invenzione narrativa, la stagione della donna costretta a maritarsi nell’interesse dell’Italia. E di cui l’Italia, ancora oggi, conserva una reverente memoria, al netto di quanto ne è stato della monarchia.
Libri: Ninetta e la scelta di Margherita, la storia nel giugno 1868 nella Villa reale di Monza
“La prima regina” inizia nel giugno del 1868 – si legge nella sinossi – quando per la prima volta entra nella Villa reale di Monza”. Non è Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia-Genova, nata a Torino nel 1851, il soggetto: è Nina “una ragazza travolta dagli eventi. Lei, una semplice sguattera, dovrà occuparsi della camera della principessa Margherita, da pochi mesi moglie dell’erede al trono d’Italia. Per Nina non è un sogno, bensì un incubo, perché presto si rende conto di essere uno strumento nelle mani altrui, una pedina in un labirinto d’intrighi. L’incontro con un anziano maggiordomo di Casa Savoia, però, le cambia la vita. Nina imparerà a leggere e a scrivere, studierà, troverà l’amore e, nel corso degli anni, la sua strada si affiancherà a quella della donna più ammirata d’Italia, la regina Margherita. Fino al giorno in cui dovrà fare una scelta difficilissima”.

Libri: Ninetta e la scelta di Margherita, la storia e la Storia
C’è anche in questo caso la storia (di Nina) e la Storia (di Margherita, dell’Italia), una donna, la seconda “dedicata a prepararsi per quel ruolo, essere la degna e impeccabile consorte di un principe di sangue reale. Ma per suo marito Umberto è come se lei non esistesse. Il matrimonio è una finzione, il suo unico compito è procreare un erede maschio e poi scomparire all’ombra di Umberto. Eppure Margherita non ha intenzione di sacrificarsi in nome della Corona. E così sarà lei a conquistare l’amore del popolo, sarà lei ad affascinare la riottosa aristocrazia romana, sarà lei a diventare un’icona del suo tempo: la Prima Regina d’Italia. Fino a quel fatidico giorno del luglio 1900, quando tutto il suo mondo sarà stravolto in un solo attimo”. Due storie opposte e coincidenti, parallele, per raccontare uno scorcio dell’Italia che ne traccia le fondamenta prima monarchiche e poi repubblicane passate da due donne che erano agli antipodi della scala sociale. Entrambe, dice l’editore, “unite dalla stessa determinazione a non farsi ingabbiare dalle regole di corte, due donne diversissime che avranno il coraggio di battersi per forgiare il proprio destino”.
Libri: Ninetta e la scelta di Margherita, chi è l’autrice Alessandra Selmi
Il romanzo esce nella collana “Narrativa Nord” in 384 pagine a 20 euro. Alessandra Selmi, monzese, ci arriva dopo avere raccolto un successo di vendite e di critica con “Al di qua del fiume”, dedicato all’epopea della famiglia milanese Crespi, che l’ha portata tra l’altro a vincere il Premio letterario Brianza, a Monza, dello scorso anno. Al romanzo anche il Premio letteratura d’impresa nel 2023.
Non cambia di tanto l’epoca – lo scavallo tra l’Ottocento e il Novecento – e non cambia il senso profondo, quello di una stagione di trasformazione dell’Italia. Cambia il registro: il mondo dell’industria prima, il mondo della storia civile oggi.