Più parcheggi per tutti a Monza. Se non in pieno centro, dove ormai sono gli stalli blu ad avere il predominio incontrastato, almeno «subito fuori, nei suoi immediati dintorni».
Lo suggerisce (caldamente e una volta di più) Domenico Riga, presidente dell’Unione commercianti di Monza e del circondario, che, a pochi giorni dall’introduzione dei nuovi parcheggi a pagamento in via Petrarca e Boccaccio e in viale Regina Margherita, rispolvera l’idea di realizzare un ampio parcheggio interrato proprio nella zona dei Boschetti reali, «come aveva proposto l’ex assessore alle Opere pubbliche della giunta Scanagatti Antonio Marrazzo. All’epoca ero in consiglio comunale, all’opposizione, e ricoprivo il ruolo di vicepresidente della commissione urbanistica. Ricordo di aver sempre appoggiato il progetto che, però, purtroppo, è rimasto lettera morta. Invece potrebbe rappresentare una buona soluzione» per ovviare alla carenza di parcheggi che storicamente affligge il centro storico.
Monza, le ultime modifiche alla sosta in centro
Da lunedì 31 marzo la giunta Pilotto farà infatti entrare in vigore “una porzione della Zona a particolare rilevanza urbanistica Villa reale” con l’obiettivo, come hanno spiegato da palazzo, “di migliorare la gestione della mobilità e garantire una maggiore fruibilità degli spazi pubblici in tre strade collocate tra il centro della città e la Villa Reale, dove attualmente sono già presenti alcuni parcheggi con strisce blu”. Immediata l’alzata di scudi popolare, condivisa da Riga anche sui social. «La precedente ondata di nuovi stalli a pagamento tutto sommato ci ha trovati d’accordo: al commercio un po’ di turnazione non può che fare bene. Ora, però, mi sembra si stia esagerando. Soprattutto se non si offrono alternative sostenibili», spiega al telefono.
Monza, i commercianti e la cintura dei parcheggi
Secondo il presidente di Confcommercio Monza bisognerebbe «sedersi allo stesso tavolo e cercare di ragionare adottando una visione più ampia. Ora: il nodo sosta si trascina di amministrazione in amministrazione, non è un problema nuovo. A questo punto, però, sarebbe importante mettersi davvero a pensare come creare una cintura di parcheggi di prossimità rispetto al centro storico. Un silos interrato nell’area dei Boschetti a tariffe calmierate potrebbe intercettare il flusso di veicoli che arriva a Monza da nord, mentre un’infrastruttura simile in zona Pellettier, ad esempio, potrebbe soddisfare le esigenze di chi arriva in città da ovest. Volendo, le soluzioni si possono trovare, ma al momento non sappiamo nemmeno che fine abbia fatto il piano parcheggi, per non parlare del Pums».
Anche perché, prosegue, «questa novità penalizza tutti, e non parlo solo di chi frequenta il centro storico per lo shopping. Penso a tutte le persone che ogni giorno in centro arrivano in centro per andare al lavoro, e che ora sono costrette a pagare o ad arrabattarsi in qualche modo, senza oltretutto poter contare su una rete di trasporto pubblico locale efficiente e puntuale o sulle alternative che, nel campo della mobilità sostenibile, offre ad esempio una città come Milano, tra metropolitana e ampia scelta di di mezzi in sharing».