“Siamo la Polizia del cittadino”, una frase che riassume il mandato del nuovo questore di Monza e Brianza Salvatore Barilaro che si è insediato ufficialmente lunedì 27 novembre. Cinquantasei anni, originario di Vibo Valentia, funzionario di polizia dal 1990, nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto due encomi solenni e due attestati di lode. Accolto dai funzionari e da tutto il personale, come suo primo atto ha reso onore ai caduti della Polizia di Stato con la deposizione di una corona di alloro.
Il neo questore di Monza e Brianza Salvatore Barilaro: “Onorato di questo incarico”
Nel primo pomeriggio si è presentato alla stampa: “Sono felice di questo nuovo incarico – ha esordito – Ho fortemente voluto una esperienza lavorativa al Nord Italia, la mia prima, dopo quelle al Sud dove ho lavorato bene ma con priorità diverse. E quello di Monza – ha aggiunto – è tutt’altro che un incarico da prima sede, trattandosi del mio esordio come Questore, sia per il carico di lavoro che per l’importanza strategica. I vertici mi hanno voluto qui per portare la mia esperienza lavorativa pregressa”.
Ha quindi ricordato che la figura del questore: “dipana le proprie competenze e responsabilità su tutto il territorio provinciale”. Ha già incontrato il prefetto Patrizia Palmisani, il presidente della Provincia Luca Santambrogio e il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, “le prime antenne sul territorio” e nei prossimi giorni lo farà con i vertici delle altre forze dell’ordine “con le quali vogliamo lavorare e collaborare” e con le altre personalità locali.
Ha già tessuto le prime lodi a Monza e alla Brianza: “terra dalla grande cultura e ricchezza, non solo economica e imprenditoriale, e caratterizzata dalla convinzione dei diritti del cittadino – ha detto – Zona operosa, dove, tuttavia, come in tutte le grandi realtà del Nord, occorre tenere conto anche dei risvolti del disagio, sociale e professionale, e talvolta anche psichico che può trasformarsi in un problema per l’ordine e la sicurezza pubblica” ha aggiunto.
Il nuovo Questore di Monza e Brianza, la situazione organico
A Monza e Brianza, la Questura, ha detto Barilaro, può contare su un organico numericamente un po’ deficitario: “per le esigenze del territorio“, tuttavia “non siamo messi peggio rispetto ad altre realtà analoghe“.
“La flessione del personale è un problema fisiologico che ha riguardato la Polizia di Stato di tutto il Paese. Grazie agli investimenti degli ultimi governi si va verso il pareggio, ma si tenga presente che con il 30 per cento di pensionamenti di personale dalla grande esperienza si creerà un buco generazionale che un po’ ci preoccupa. E il personale giovane in arrivo, e da questo punto di vista Monza è un’isola felice, non ha modo di impratichirsi accanto a quello più esperto”.
Ha parlato anche qualche struttura “un po’ in sofferenza”. Non l’ufficio passaporti: “Faccio appello ai cittadini a presentarsi in caso di esigenze, anche per una sacrosanta vacanza, non mandiamo via nessuno. In questura – ha aggiunto – è stata la struttura informatica a non reggere il carico e non il personale”.
Il neo questore Barilaro sulla nuova occupazione del Boccaccio a Monza
Ha infine fatto cenno alla recentissima, nuova, occupazione, a Monza, da parte del Collettivo Boccaccio: “Un’azione preventiva in situazioni analoghe è sempre meglio. Si tratta di dinamiche note, può trattarsi della rappresentazione di un disagio, un diritto di ogni cittadino, in questo caso espresso in modo sbagliato. Da parte nostra non ci sarà la guerra, privilegiamo la strada del dialogo con chiunque. La Digos rappresenterà l’accaduto alla autorità giudiziaria, trattandosi di un reato penalmente perseguibile, per capire come procedere e, nel caso la proprietà dovesse presentare denuncia, procederemo allo sgombero – ha detto Barilaro – Tra l’altro – ha aggiunto – ci risulta che la struttura occupata non sia in buono stato”.
Monza, il curriculum del neo questore Salvatore Barilaro
Il curriculum di Salvatore Barilaro: sposato, due figli, originario di Vibo Valentia, è funzionario di Polizia dal 1990. Neo promosso Questore, ha iniziato la sua carriera come responsabile dell’Ufficio Antimafia nella Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Catanzaro. Dal 1992 è stato assegnato alla Squadra Mobile dove ha svolto le funzioni di responsabile della Sezione Antidroga e, in seguito, anche di Vice Dirigente. Dal 1995 è stato a capo della Digos e, nel marzo del 2000, è stato nominato Capo di Gabinetto. Nel 2001 passato alla Questura di Bari ha assunto le funzioni di Capo della Segreteria del Questore e, in seguito, Dirigente dell’U.P.G.S.P. Nel 2002 è alla Questura di Napoli, Capo della Segreteria tecnica del Questore e, nel 2005, per esigenze del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, è stato trasferito alla Questura di Crotone per ricoprire il ruolo di Capo di Gabinetto.
Dal 2008 al 2009 ha diretto il Commissariato di Lamezia Terme. Divenuto Primo Dirigente nel 2010, dal 2009 al 2013 ha diretto la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia. Contemporaneamente, ha svolto importanti incarichi fiduciari quale Componente della Commissione Centrale per le Ricompense del personale della Polizia di Stato, nonché responsabile tecnico del progetto della Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione nell’ambito del Pon Sicurezza Per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013 FESR.
Dal febbraio 2013 è chiamato a dirigere la seconda divisione del primo reparto della Direzione Investigativa Antimafia a Roma, quale responsabile delle attività di Indagini Preventive sui fenomeni criminale ‘ndrangheta, camorra, mafie pugliesi e lucane, mafie straniere ed allogene. Durante questa esperienza ha, altresì, preso parte a gruppi di lavoro internazionali con FBI, CRASCO e BKA. Negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di Vicario: dal 2016 al 2019 presso la Questura di Cosenza, dal 2019 al novembre 2020 presso la Questura di Potenza. Infine, prima della nominata a Questore di Monza e della Brianza, ha svolto il ruolo di Vicario del Questore di Lecce.