Monza: sottopassi trasformati in aiuole, il “business” dello spaccio ha girato l’angolo

I sottopassi dello spaccio a Monza sono stati chiusi e ricoperti da aiuole fiorite? I pusher si sono spostati dietro l'angolo, in via Gramsci.
Monza corso Milano
Monza corso Milano

I sottopassi dello spaccio a Monza sono stati chiusi (e ricoperti da aiuole fiorite)? Poco male, basta girare l’angolo e spostarsi da corso Milano a via Gramsci: i pusher ora si trovano lì, e continuano a fare affari alla luce del sole.

«Il problema non è stato risolto: semplicemente, è stato spostato. Da questo punto di vista, per noi – spiegano dallo storico negozio di calzature Cereda di corso Milano – le cose ora vanno un po’ meglio: lungo i marciapiedi e agli imbocchi degli ormai ex sottopassi non stazionano più quei gruppi che tanto ci hanno fatto tribolare. Certo è, però, che la sola chiusura dei sottopassi, per quanto accompagnata anche da un aumento dei passaggi delle forze dell’ordine, non può rappresentare la soluzione a un problema che si trascina da anni» e che riguarda una delle zone più centrali della città.

Monza: il “business” dello spaccio ha girato l’angolo, l’assessore alla sicurezza

Con lo spaccio che è tornato a fare base nel tratto di via Gramsci più prossimo all’incrocio con corso Milano e la fontana di via Italia, poco distante, ormai consolidato punto di riferimento per lunghi bivacchi scanditi dal consumo di alcolici e di sostanze stupefacenti di vario tipo, amministrazione comunale e forze dell’ordine devono moltiplicare gli sforzi per garantire sicurezza e decoro.

Spiega l’assessore alla partita Ambrogio Moccia che «è nostra intenzione perseguire l’ordine pubblico con un numero maggiore di controlli, identificazioni e sanzioni. Conosciamo i traffici di via Cavour così come la stanzialità disordinata di via Italia: l’attenzione non può che restare alta, anche perché quelle aree rappresentano uno degli accessi privilegiati al centro storico».

Monza: il “business” dello spaccio ha girato l’angolo, le richieste per “il biglietto da visita della città”

A questo proposito, riguardo il biglietto da visita per chi arriva in città e che è costituito dal comparto stazione-corso Milano e largo Mazzini, i commercianti segnalano che sarebbero necessari anche interventi di manutenzione ordinaria sul verde pubblico, «trascurato», e sull’illuminazione, «carente».