Monza: c’è la fuga dei tecnici, il Comune chiama i part-time dal privato

L’ultima carta giocata dal Comune di Monza per tentare di attrarre i tecnici è l'assunzione part-time dal settore privato.
Il municipio di Monza
Il municipio di Monza Fabrizio Radaelli

Ingegneri, architetti e geometri assunti part-time: è l’ultima carta giocata dal Comune di Monza per tentare di attrarre i tecnici che, altrimenti, sdegnerebbero il municipio a causa degli stipendi più bassi rispetto al settore privato.
«La norma – spiega il vicesindaco Egidio Longoni consente di mantenere altri incarichi a chi ha un contratto a tempo parziale con un ente pubblico purché non ci siano conflitti di interesse: in questo modo i professionisti» riescono a integrare i compensi percepiti.
«I Comuni e le Province – prosegue – sono penalizzati rispetto alle Regioni, all’Agenzia delle entrate, alle Dogane e ad altre istituzioni in cui le retribuzioni sono più elevate. Parecchi nostri dipendenti chiedono la mobilità o partecipano ai concorsi indetti da quegli organismi: perdere una persona dopo averla formata è, però, un danno» e i tempi delle selezioni per rimpiazzarli non sono brevi. Da piazza Trento e Trieste se ne vanno soprattutto i quadri intermedi, con funzioni di coordinamento.

Monza: c’è la fuga dei tecnici, se ne è parlato anche in consiglio comunale

L’esodo e la difficoltà a trovare sostituti ha tenuto banco nelle ultime due sedute di consiglio comunale: «Nel 2024 abbiamo assunto 35 persone – ha notato il forzista Pierfranco Maffè ma ne sono uscite 75. Le aree più colpite sono quella tecnica e quella socio educativa, entrambe fondamentali».
È vero, ha affermato, che è tramontata l’idea secondo cui ottenere un posto nel settore pubblico rappresentava una sorta di privilegio, ma «probabilmente la nostra amministrazione non è capace di valorizzare le persone creando percorsi di carriera». «I Comuni offrono retribuzioni più basse rispetto ad altri rami della pubblica amministrazione – ha aggiunto il leghista Simone Villa oltre a meccanismi di cristallizzazione che rendono più ardua la crescita professionale: speriamo in modifiche dei contratti nazionali che stoppino l’emorragia. Dobbiamo, però, mettere un po’ di fantasia per trovare il modo di rendere più attrattivo» il lavoro in municipio ed evitare «l’impoverimento della struttura».

Monza: c’è la fuga dei tecnici, i numeri al 31 dicembre 2024

Al 31 dicembre 2024, ha ricapitolato il sindaco Paolo Pilotto, in piazza Trento e Trieste lavoravano 853 dipendenti, compresi i dirigenti, di cui 827 a tempo indeterminato: i Comuni, ha aggiunto, patiscono non solo la concorrenza del settore privato ma anche di alcune agenzie pubbliche che, a parità di categoria, garantiscono stipendi base del 15% più ricchi. «La nostra struttura continua ad assottigliarsi – ha commentato – ma con i 14 dirigenti e il direttore generale, pur in un contesto difficile, riesce a intercettare fondi con cui assicurare servizi ai cittadini e realizzare le opere».
«Con il progetto sulla cybersicurezza – ha concluso – abbiamo ottenuto dalla Regione un contributo di 1.495.000 euro a fronte di un massimo di 1.500.000 euro grazie ai dipendenti che rimanevano in ufficio fino alle 21».