Un progetto, quello della metrotranvia, presentato a Seregno, che ha fatto storcere il naso a molti. Una accoglienza tiepida, del resto, si era già avuta sin da quando è iniziata a circolare l’idea di realizzare la linea, nel 2009. In molti, nel corso della presentazione del progetto, hanno detto: “perché portare la linea fino a Seregno? Che senso ha? A cosa serve dire che la linea porterà all’ospedale di Desio ? Una linea che potrà servire ai residente del quartiere Sant’Ambrogio, ma un cittadino che abita in via Verdi e nel quartiere San Salvatore o San Rocco fa prima con la macchina e arriva all’ospedale in pochi minuti”. Altri hanno lamentato che sarà un costo eccessivo e inutile per la collettività.
Metrotranvia, l’ex consigliere comunale di Seregno: “Porterà via una grossa fetta di verde”
L’ex consigliere comunale Mario Nava ha sottolineato che si tratta di un’opera: “non sentita dai seregnesi e non più necessaria, vista la comodità del treno che arriva a Milano in meno di 20 minuti e con la frequenza di corse ogni venti minuti“. “Oltretutto – ha aggiunto – si tratta di un’opera che porterà via una grande fetta di verde al confine con Desio per realizzare il deposito quando ce n’è uno abbandonato da tempo a Desio”.
Metrotranvia, commercianti di Seregno preoccupati per il cantiere
Il commerciante Nino Saporito, con attività in via Colzani si è fatto portavoce dei colleghi della zona: “per me sarà un danno enorme l’inizio dei lavori, sia per la fase di cantiere perché le diverse chiusure impediranno il passaggio alla mia attività, ma anche a lavori finiti perché non ci sarà più il marciapiede, difficile pensare che la mia attività di calzolaio potrà resistere”. A questo proposito ha chiesto: “Ci saranno dei ristori per la mia attività? Io ho una famiglia da mantenere, se dovrò chiudere chi mi aiuterà?“.