«La vostra figura è quella chiave, è la possibilità concreta di raggiungere capillarmente tutte le nostre realtà parrocchiali e associative per concordare le modalità pratiche di partecipazione all’incontro personale con il Santo Padre, nella grande Messa di Monza»: sono le parole rivolte dal cardinale Angelo Scola agli 800 partecipanti all’incontro di sabato 11 febbraio a Milano in vista della visita del Papa. «Voi siete la cinghia di trasmissione tra la base della nostra Chiesa e chi sta organizzando a livello centrale».
L’arcivescovo ha invitato i presenti ad assumersi la responsabilità «come una grande occasione di conversione e un’apertura del cuore all’ascolto di ciò che il Santo Padre ci dirà. Dovete far capire bene alle nostre sorelle e fratelli – e a tutti coloro che sono disponibili o anche solo curiosi – che il “faccia a faccia” è insuperabile. Incontrare il Papa di persona, anche se dentro una folla, ricevere questo dono di cui ha voluto gratificarci, scegliendo la nostra città, è un’esperienza che segna la vita e ci ridona entusiasmo e gioia per continuare.
Come iscriversi alla messa del Papa
Per il 25 marzo, quando sono attesi al parco per la Messa centinaia di migliaia di persone, l’indicazione è di raggiungere il Mirabello a piedi per chi vive nei dintorni, in alternativa in bici e treno per chiunque viva nell’arco di cinque chilometri. Tra le ipotesi l’installazione di duemila rastrelliere per le bici in alcuni oratori di Monza: non si potrà usare la bicicletta nel parco. Sono previsti 3mila autobus in arrivo: saranno fermati a circa mezz’ora di cammino circa dal parco. Eccezione per le persone disabili, per le quali saranno previste navette. Pass speciali per le disabilità gravissime, cui sarà garantito un posto anche all’accompagnatore in un’area a destra dell’altare. Un spazio sarà dedicato anche a chi ha disabilità non motorie.
E ancora: controlli e varchi con metal detector, divieto di introdurre caschi e vetro, L’iscrizione per partecipare è obbligatoria per ragioni di sicurezza: ogni gruppo avrà un responsabile (ogni cinquanta persone).
È già disponibile un’app per dispositivi Android e iOs con tutte le informazioni e il materiale sulla visita a Milano e la messa a Monza.
«Cercate di attrarre i giovani delle vostre parrocchie, associazioni, movimenti, ma anche gli anziani e i disabili. C’è posto per tutti – ha detto don Davide Milani, responsabile delle Comunicazioni Sociali della Diocesi – Pensiamo alla Chiesa in uscita di Francesco: proponete, quindi, l’occasione della sua visita anche a chi abita il territorio. Non dobbiamo organizzare solo per i nostri ambienti. Il Papa è amato, conosciuto da tutti. Interagite con i media, invitate chiunque. Non siete piccoli burocrati locali, siate promotori, sentendo la sfida di portare le Comunità dal Santo Padre».