Lentate sul Seveso: ennesima vittima dei finti tecnici dell’acqua, via con soldi e gioielli

Due finti tecnici dell’acqua e un finale purtroppo già visto: una pensionata, nei giorni scorsi, è stata truffata a Lentate sul Seveso.
MEDA CARABINIERI CAMPAGNA TRUFFE ANZIANI
MEDA CARABINIERI CAMPAGNA TRUFFE ANZIANI Attilio Pozzi

Due finti tecnici dell’acqua e un finale purtroppo già visto: una pensionata, nei giorni scorsi, è stata truffata a Lentate sul Seveso. I malintenzionati sono riusciti a portare via soldi e gioielli. Quando la donna si è resa conto di quanto era avvenuto, i due avevano già fatto perdere le loro tracce.

Lentate sul Seveso: ennesima vittima della “truffa dell’acqua”, è successo nella frazione di Camnago

Il fattaccio è accaduto nei giorni scorsi nella frazione di Camnago. I due malviventi si sono presentati davanti alla porta di un’abitazione di via Vittorio Veneto. Gente del mestiere, non improvvisata, vestita di tutto punto con la divisa da lavoro per fare apparire tutto più credibile. La padrona di casa, 66 anni, colta un po’ alla sprovvista ha aperto la porta accettando di farli entrare in casa. Purtroppo non ha prestato attenzione a tutte le raccomandazioni che danno i carabinieri: mai aprire la porta di casa a sconosciuti. Non si è neanche chiesta se in quel momento stava provando lei quella situazione che, di certo, ha sentito raccontare dai telegiornali. Molto ha fatto la sorpresa, molto la situazione prospettata: ovvero la perdita registrata dalla centrale nelle tubazioni dell’acqua, in realtà inesistente ma comunque sufficiente per decidere di affidarsi ai due tecnici ed evitare disagi maggiori.

I due hanno fatto finta di eseguire alcune verifiche. Con modi accomodanti hanno conquistato la fiducia della donna, che in cuor suo avrà probabilmente anche ringraziato i due finti tecnici che stavano per porre rimedio a una situazione davvero scomoda.

Lentate sul Seveso: ennesima vittima della “truffa dell’acqua”, la tecnica collaudata

Trascorsi alcuni minuti, i due farabutti hanno detto alla padrona di casa che dovevano fare uso di apparecchiature o di sostanze che avrebbero potuto danneggiare soldi e gioielli. Per la tranquillità di tutti sarebbe stato meglio mettere tutto in un sacchetto, da riporre in un luogo sicuro. Come spesso accade in questi casi, è stato il frigorifero. La donna, sopra pensiero, non ha prestato attenzione alla gravità di quella richiesta e ha eseguito le istruzioni.

I due, che ormai avevano superato la parte più difficile della truffa, poi hanno avuto vita semplice. Con una banale scusa sono riusciti a distrarre la donna e ad allontanarsi facendo sparire i gioielli e il denaro.

Non vedendoli rientrare la donna si è poi insospettita. Quando ha aperto il frigorifero ha avuto l’amara sorpresa: le collane a cui era tanto affezionata erano definitivamente sparite. A quel punto non ha potuto fare altro che avvisare i carabinieri, usciti per un sopralluogo e per dare il via all’attività di indagine.