Uno si sarebbe intrufolato a casa di una anziana per sottrarle con l’inganno soldi e gioielli. L’altra sarebbe rimasta per strada a fare da “palo”. Arrestata una coppia di presunti truffatori. Vittima una anziana monzese ingannata con una telefonata. Le avrebbero raccontato una delle tante “storie” fasulle del “giro”, quella del parente nei guai che aveva contratto un debito e aveva bisogno subito di soldi per evitare il carcere. A incastrarli la provvidenziale segnalazione di un cittadino alla centrale operativa della Questura di un’auto sospetta con a bordo la coppia, descritta dettagliatamente.
Monza, presunti truffatori arrestati: provvidenziale la segnalazione
All’arrivo sul posto, nei giorni scorsi, i poliziotti avrebbero visto l’uomo descritto uscire da un palazzo. La donna poco distante, accanto alla vettura segnalata nella telefonata, con l’aria di controllare i dintorni. Appena la coppia è salita sulla vettura la pattuglia l’ha bloccata. Nell’auto è stato trovato un cofanetto: dentro gioielli, orologi e 680 euro in un portafogli.
Monza: i poliziotti scoprono l’appartamento svaligiato
La provenienza è stata presto svelata: i poliziotti sono entrati nel palazzo e, giunti all’appartamento di una anziana, classe 1939, la donna ha raccontato che poco prima si era presentato alla porta un uomo “dalla corporatura robusta, con un cappello nero ed occhiali da sole”, che con futili motivi si era introdotto in casa. Nei locali, perlustrati dagli agenti, è emerso con evidenza il suo passaggio: cassetti e armadi aperti e il contenuto riverso a terra. Appena hanno mostrato alla donna il cofanetto e il suo contenuto lei l’avrebbe subito riconosciuto. Nell’abitazione, poi, il telefono aveva la cornetta ancora alzata e con una conversazione attiva da circa 40 minuti. A tenerlo occupato, con un telefonino che avrebbero cercato di nascondere, sarebbero stati i due presunti truffatori, 34 anni lui, residente a Napoli, 32 lei, della provincia di Milano, italiani, verosimilmente, secondo la Questura, “per evitare che l’anziana potesse chiedere aiuto”. I due sono stati quindi arrestati.