La droga viaggiava in aereo, anche quella “degli sciamani”: i Finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno concluso un’operazione, denominata “Home Delivery”, iniziata tra il 2019 e il 2020 in collaborazione con i funzionari del locale Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per contrastare il traffico internazionale di sostanze stupefacenti realizzato tramite le spedizioni di pacchi e plichi postali da e verso l’Italia, divenuto crescente con l’inizio del periodo pandemico.
Interessati in particolare i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Malpensa con una attività di monitoraggio del flusso di spedizioni postali ed espresse presso i Magazzini di Temporanea Custodia situati nell’area Cargo dell’aeroporto di Malpensa, approntando un sistema di “riconoscimento” delle spedizioni contenenti sostanze stupefacenti.
Indispensabile anche il fiuto delle unità cinofile che hanno condotto al sequestro di centinaia di spedizioni provenienti principalmente dalla Spagna, dagli Stati Uniti d’America e da alcuni Paesi dell’Africa orientale come Kenya e Somalia, oltre che dai paesi del centro-sud America, contenenti complessivamente circa 1,8 tonnellate di sostanze stupefacenti (tra le altre, oltre 1.600 kg di khat denominata “droga dei poveri”, è un arbusto coltivato nel corno d’Africa, 95 kg di marijuana, 35 kg di hashish, circa 0,5 kg di cocaina e 43 kg di altre sostanze stupefacenti, tra cui droghe naturali come l’ayahuasca, c.d. “la droga degli sciamani” tipica nelle diverse forme di sciamanismo amazzonico, nonchè molte droghe sintetiche), destinate alle principali piazze di spaccio italiane tra le quali, fanno sapere dalla Finanza, anche quella di Monza Brianza.
In alcuni casi le indagini sono state connotate dal carattere transnazionale dei fenomeni illeciti, consentendo di sequestrare stupefacente in transito verso altri Paesi esteri.
Il dispositivo di contrasto ai traffici illeciti è stato attuato anche attraverso l’esecuzione di 22 interventi di “consegna controllata”, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, attraverso l’ascolto delle conversazioni telefoniche intercettate e di osservazione “sul territorio” dei soggetti coinvolti, attraverso pedinamenti e appostamenti, che hanno complessivamente permesso di arrestare 20 persone e di denunciarne alle Autorità giudiziarie altre 29, tutte di diversa nazionalità.
Inoltre sono stati segnalati 1000 soggetti ai Reparti del Corpo come destinatari di plichi dal contenuto illecito per gli ulteriori approfondimenti di carattere investigativo per ricostruire tutti gli aspetti del traffico tramite spedizioni e plichi e per individuare, così, ulteriori soggetti coinvolti sul territorio nel sodalizio di criminali organizzati per assicurare, tramite il canale postale, l’approvvigionamento di droga ai pusher che poi la distribuiscono nelle piazze dello spaccio.
Infine, sono stati sequestrati più di 1.200 prodotti farmaceutici e medicinali sprovvisti delle previste autorizzazioni rilasciate dall’Agenzia Italiana del Farmaco e 10.000 Euro in contanti, introiti derivanti dall’attività di spaccio.