«La disabilità? Non esiste, è solo una parola. E sapete qual è l’unica cosa che non bisogna smettere di fare? Andare avanti. Io ho imparato che il detto “chi si ferma è perduto” è verissimo. Quest’anno ho avuto un incidente e sono stato in coma una settimana, poi ho perso mia nonna che mi ha cresciuto al posto di mia mamma. È stato un anno tosto, ma io lo sono ancora di più, sono diventato più “cattivo”, nel senso che oggi ho ancora più voglia di raggiungere degli obiettivi. Il giorno in cui è morta mia nonna ho sofferto tanto, ma mi sono allenato, il giorno dopo pure, non ho smesso nemmeno un giorno, perché il segreto sta tutto qui: nel non fermarsi mai».
L’atleta e campione della nazionale di ciclismo paralimpico Andrea Pusateri, monzese, 22 anni, della Fly cycling team di Verano Brianza giovedì 3 dicembre – in occasione della Giornata internazionale della disabilità – ha incontrato i ragazzi della scuola superiore Jean Monnet di Mariano Comense in un appuntamento voluto dalla cooperativa sociale marianese Penna Nera per i suoi 30 anni.
Tra i relatori invitati dalla cooperativa che si occupa di assistenza dei disabili: il presidente della coop Gianfranco Castoldi, la psicologa Claudia Trombetta, la volontaria Sonia Zorloni. Un mattina speciale in cui i ragazzi sono stati testimoni di racconti in cui i protagonisti hanno spiegato come, concretamente, si vive la disabilità.
Una mattina speciale per pensare che forse, tutti, si può fare qualcosa per “dare agli altri”, con uno scopo preciso anche se non sempre evidente, ammesso e riconosciuto, di “ricevere dagli altri”.