L’assessore al Welfare Guido Bertolaso ha fatto visita giovedì al Pronto Soccorso della Fondazione Irccs San Gerardo. Ha visitato i locali, accompagnato dal presidente Claudio Cogliati, dal direttore generale Silvano Casazza e dal direttore sanitario Aida Andreassi, poi ha partecipato per un saluto al convegno in corso dal titolo “IRCCS San Gerardo: attualità, prospettive e sviluppi”.
IRCCS San Gerardo, Bertolaso: «La salute è un diritto, dobbiamo garantirlo»
«La Costituzione parla chiaro – ha detto Bertolaso rivolgendosi agli operatori sanitari – la salute è un diritto e noi dobbiamo garantirlo a tutti, senza se e senza ma. Dobbiamo dare a tutti quelli che lavorano nel mondo della sanità gli strumenti, le possibilità e le capacità. È giunto il momento di fare le cose in modo concreto con provvedimenti che indichino tutto quello che serve per essere davvero efficaci e operativi».
IRCCS San Gerardo: attenzione particolare al pronto soccorso e alla sicurezza degli operatori
Attenzione particolare al Pronto soccorso che negli ultimi anni è sotto la luce dei riflettori anche per episodi di violenza e attacchi al personale: «È il punto di riferimento dove vanno tutti quelli che hanno un problema ed è quindi una via di accesso alle realtà ospedaliere che deve essere la migliore possibile. Purtroppo, nei Pronto Soccorso spesso si lavora in situazioni di disagio e di difficoltà. Per questo continuiamo molto a insistere per avere le Forze dell’Ordine presenti per tutelare i nostri operatori e per lo stesso motivo lavoriamo per assistere i pazienti che arrivano con modalità di accoglienza e di informazione più efficaci».
L’assessore ha poi ringraziato i presenti e ha garantito la sua attenzione al personale sanitario: «Il mio impegno è quello di mettervi nelle condizioni di lavorare nel modo migliore possibile, ognuno nel suo settore e nell’ambito delle proprie competenze, facendo in modo che il San Gerardo continui a crescere e a essere un centro di riferimento per l’assistenza ai pazienti ma anche per la formazione dei medici, degli infermieri, delle ostetriche e di tutti gli operatori sanitari».