Succede tutto per un incidente social. Ma fa presto il giro d’Italia. L’ex parroco di Besana Brianza don Massimo Donghi di nuovo nelle cronache nazionali per un incidente diplomatico: il sindaco di Cassina de’ Pecchi, dove oggi è parroco, lo definisce “un fannullone” parlando dei cortei funebri. Non era intenzione del primo cittadino Massimo Mandelli rivelare la sua opinione in pubblico, ma un assessore ha attivato per errore la diretta video su Facebook e quella che sarebbe stata destinata a uno scambio di opinioni (comunque non esattamente lusinghiere) sul sacerdote sono diventate di dominio pubblico.
Il sindaco si è poi scusato, ma nel frattempo don Donghi, che è originario di Seveso ed è stato incaricato anche a Macherio, sacerdote da una ventina d’anni, ha deciso di pubblicare un video per rispondere a quanto accaduto. Esordisce con “pace e bene” e dice di intervenire per “mettere una pietra sopra” la vicenda: “sono tranquillo, sereno, non nutro desiderio di querelare chissà chi, però sono stato abbastanza infastidito”.
Don Massimo Donghi è il sacerdote che si trovava sulla nave da crociera Costa Concordia quando ha fatto naufragio: allora era diventato un caso il fatto che avesse detto in parrocchia di andare in ritiro spirituale (per vedersi poi consegnare un Tapiro d’oro da Striscia la notizia). Il sacerdote si trovava sulla nave con la madre, la nipote e altri besanesi. La comunità di fronte alla bufera aveva in realtà fatto quadrato attorno a don Donghi.