Il progetto di riorganizzazione della sanità a Monza e Brianza è pronto. Ma non se ne sa ancora nulla. Non prima di una decina di giorni, per meglio dire, quando l’assessore al Welfare regionale, Giulio Gallera, ha annunciato che sarà presentato.
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Si tratta del riordino di servizi, geografia degli ospedali e attività che nascerà in concomitanza con la trasformazione del San Gerardo in Irccs, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (su cui tutti sono d’accordo). «Solo oggi (martedì scorso, ndr) – ha detto il consigliere provinciale del Pd Gigi Ponti – dopo quattro richieste andate a vuoto, abbiamo saputo che il progetto per la nuova Asst brianzola è pronto. Per leggerlo bisognerà attendere almeno una decina di giorni, quando sarà presentato ai sindaci e ai consiglieri regionali» perché possano eventualmente proporre variazioni.
«Il timore fondato è che il documento sia ridotto a un atto di pura natura compilativa, mentre doveva essere l’occasione per il rilancio e il riassetto della sanità brianzola, viste le puntuali esigenze espresse dal territorio».
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Per il Movimento 5 stelle lombardo sarebbe anche necessario che Gallera presentasse «il percorso per il riconoscimento del San Gerardo come Ircss. Mi auguro che non ci sia la solita superficialità di Regione Lombardia nell’affrontare un percorso che è fondamentale nel riassetto della sanità brianzola».
Si dichiara soddisfatto invece il consigliere regionale della Lega Andrea Monti, che conferma il passaggio di Desio con l’Asst di Vimercate a partire da gennaio e il futuro indipendente e Irccs di Monza.
«È tutto confermato – ha detto Andrea Monti – ed è come dicevamo da settimane: la cabina di regia tecnica ha lavorato in questi mesi, nonostante il Covid, per preparare il documento tecnico con cui si arriverà al nuovo assetto territoriale. A me non interessano le polemiche, capisco siano naturali nel contesto politico, ma noi forze di maggioranza abbiamo lavorato responsabilmente per definire una razionalizzazione migliore dei confini che potesse evitare il depotenziamento di Desio. Se poi qualcuno, per comprensibile ma non condivisibile speculazione politica, vuole criticare il lavoro fatto o addirittura sperare che questo naufraghi per poi addossare le colpe su altri, lo faccia pure, ma in solitudine».