Giussano, l’ex sindaco Gian Paolo Riva assolto dalle accuse di corruzione e abuso di ufficio

L'inchiesta, denominata "Mensa dei poveri", vedeva alla sbarra a Milano una sessantina di imputati. Il tribunale ha stabilito per Riva che il fatto non sussiste
Gian Paolo Riva

Gian Paolo Riva, sindaco di Giussano tra il 2009 ed il 2014, in quota al Popolo della Libertà, è stato assolto lunedì 2 ottobre dal tribunale di Milano, perché il fatto non sussiste, nell’ambito del processo di primo grado scaturito dall’inchiesta “Mensa dei poveri”, che vedeva alla sbarra una sessantina di imputati.

Le accuse nei suoi confronti, riconducibili al suo incarico professionale di dirigente dell’unità operativa Primaticcio dell’Amsa a Milano, erano di corruzione e di abuso d’ufficio.

Inchiesta: nel 2019 Riva era finito ai domiciliari

Il sessantottenne architetto, cresciuto politicamente nelle fila della Democrazia cristiana, con una duplice esperienza assessorile che ha preceduto quella di sindaco, è stato difeso dall’avvocato Lorenzo Bertacco. La vicenda si era guadagnata la ribalta delle cronache nel 2019, quando l’ex primo cittadino era finito ai domiciliari, in coda ad un’indagine condotta dai carabinieri del comando provinciale di Milano e dalla guardia di finanza di Varese, con la direzione distrettuale antimafia di Milano a fare da coordinatrice.

L’ipotesi accusatoria era che Riva si fosse attivato per favorire Daniele D’Alfonso, un imprenditore impegnato nel settore dei rifiuti e delle bonifiche ambientali, interessato ad alcune gare di appalto di Amsa. Ma, appunto, il tribunale ha stabilito che il fatto non sussiste.