«Anac non ha detto: “La gara è annullata” e questo probabilmente spiace a qualcuno, ma ha suggerito un percorso di ulteriore verifica affinché i danni non siano maggiori dei presunti benefici». Il presidente di Brianza Energia Ambiente spa, Daniela Mazzucconi, torna sulla gara relativa al potenziamento del termovalorizatore di Desio bocciata dall’anticorruzione dopo un esposto presentato dal Movimento 5 Stelle.
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Sull’argomento il consigliere regionale pentastellato Gianmarco Corbetta ha diffuso giovedì un comunicato: «La gara per la nuova turbina puzzava già dalla primavera del 2015, all’epoca dei primi esposti e delle dimissioni del Presidente Boselli, ma la nuova Presidente Mazzuconi aveva tirato dritto sbandierando pareri legali che si sono poi rivelati del tutto inattendibili – scrive – Finalmente, con la Delibera numero 775 del 20 luglio 2016, l’Autorità Nazionale Anti Corruzione ha concluso il procedimento confermando sostanzialmente le gravi violazioni segnalate dal M5S».
«A questo punto – continua Corbetta – il Partito Democratico, che finora ha difeso contro ogni evidenza l’operato della società e del Presidente, deve prendere atto che la gara è totalmente illegittima e deve essere annullata, meglio tardi che mai. I nostri portavoce nei comuni soci di Bea stanno presentando nei consigli comunali un ordine del giorno per chiedere: le dimissioni del cda e del direttore generale, l’annullamento della gara per i servizi di ingegneria, l’annullamento della gara per la sostituzione della turbina».
I 5 Stelle chiedono poi ai sindaci di: «attivare ogni azione legale volta a verificare la sussistenza di responsabilità civili e penali, revocare tutti i servizi affidati direttamente a Bea Gestioni SpA»
Corbetta prende di mira poi direttamente la presidente Mazzucconi: «Non è vero, come ha dichiarato, che i termini per l’annullamento (della gara ndr) sono scaduti (…): il termine di 18 mesi scadrà a gennaio 2017. Quanto ai presunti danni paventati dalla Presidente in caso di annullamento della gara, lei stessa sa benissimo che avrebbe potuto annullare la gara senza danni al suo insediamento, nella primavera 2015».
Mazzucconi risponde: «Mi atterrò scrupolosamente a quanto indicato da Anac e osserverò puntualmente la legge, il resto appartiene alla propaganda politica, che sarà legittima, ma di cui non mi occupo. È il provvedimento di Anac che impone una nuova verifica circa il percorso compiuto dalla Società e di valutare quelli che saranno i danni che ne verrebbero in caso di revoca della gara e di tutti i procedimenti connessi, non altri (…) Sulle responsabilità penali e pecuniarie decideranno gli organismi competenti».
E ancora: «Faccio comunque nuovamente rilevare che l’attuale Consiglio di Amministrazione non ha partecipato ad alcun atto deliberativo concernente la gara in oggetto e ha, da sempre, indicato con chiarezza ciò che era stato sbagliato».