Furto lampo di furgoni anche a Monza e in Brianza, altri due arresti dei carabinieri

Altri due arresti nell'ambito delle indagini dei carabinieri su un sodalizio criminale dedito al furto di furgoni

Altri due arresti dopo quelli avvenuti a maggio nell’ambito di una indagine dei carabinieri su un giro di furti di furgoni, posteggiati per strada o all’interno di aziende, in orario di lavoro, approfittando del fatto che gli autisti, durante le consegne, lasciavano a bordo le chiavi di accensione. Con un filmato i militari, nell’occasione degli arresti di maggio, avevano mostrato come in una manciata di secondi i ladri riuscissero a sostituire la centralina di accensione originale, nel motore dei mezzi presi di mira, con una decodificata che consentiva l’accensione escludendo dispositivi di blocco.

Il video dell’operazione diffuso dai carabinieri

Furto lampo di furgoni, nei guai un italiano e un albanese

Nella mattinata del 19 settembre, carabinieri delle Stazioni Settimo Milanese e Cornaredo hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un italiano ed un albanese, entrambi già noti alle forze dell’ordine e residenti in Provincia di Milano, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di furto aggravato e riciclaggio, commesso nelle province di Milano e Monza Brianza.

Uno dei furgoni rubati

Furto lampo di furgoni: 14 episodi contestati, refurtiva per un milione

L’indagine ha preso il via a settembre del 2020 su delega della Procura della Repubblica di Milano dopo l’individuazione degli autori del furto di un furgone avvenuto a Cornaredo che aveva portato a maggio a un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 6 soggetti accusati del medesimo reato. A tutti gli arrestati sono stati contestati 14 episodi di furto di 16 furgoni ed 1 autovettura quasi tutti commessi a Milano, nelle zone tra Quinto Romano e Baggio, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro. I mezzi rubati sarebbero stati smontati in un capannone nel quartiere di Quinto Romano (tre i soggetti colti in flagranza del reato di riciclaggio) dove sarebbero entrati e mai usciti, oltre 35 veicoli tutti provento di furto. I due ultimi arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale di Milano San Vittore.