Furti e rapine a Monza, Vimercate, Carnate e Villasanta: su auto rubate e senza cellulari – VIDEO

Colpi anche a Monza,Vimercate, Villasanta e Carnate. Stakanovisti dei furti e delle rapine, in poco più di un mese, a gennaio, girando come trottole un po’ in tutta la Lombardia, sette albanesi, tutti colpiti da ordinanze d’arresto, cinque eseguite, avrebbero compiuto almeno 15 furti a colonnine di stazioni di servizio e 14 furti e 2 rapine in abitazione.
Un colpo a un distributore
Un colpo a un distributore

Stakanovisti del crimine, in poco meno di due mesi, tra gennaio e febbraio, girando come trottole un po’ in tutta la Lombardia, avrebbero compiuto almeno 15 furti a colonnine di stazioni di servizio e 14 furti e 2 rapine in abitazione per un bottino di oltre 150mila euro. Per ora, perché i carabinieri di Cassano d’Adda guidati dal capitano Giuseppe Verde confidano di affibbiargli altri episodi.


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Si tratta di una banda composta da sette albanesi tra i 20 e i 26 anni, colpiti da un’ordinanza restrittiva emessa dal tribunale di Milano, in Italia da tempo ma senza fissa dimora, e, a parte uno, anche ignoti alla giustizia. Abili a occultarsi e fuggire ai controlli delle forze dell’ordine, hanno organizzato i colpi dalla loro base, prima a Melzo, in una abitazione, e poi in un albergo, sempre nel Milanese.

Da lì si sono spostati nelle province di Bergamo, Brescia, Lodi, Varese e anche in quella di Monza e Brianza. In quest’ultima avrebbero commesso furti prendendo di mira distributori di carburante a Monza (10mila euro di bottino) e Vimercate (circa 2.000) e in abitazioni di Carnate, ancora Vimercate e Villasanta.

Scaltri (usavano solo auto rubate e non portavano con sé telefoni cellulari) si muovevano in gruppi di 3, 4, ognuno con il proprio ruolo, e riuscivano ad effettuare anche due colpi per notte che duravano mediamente non più di 4 minuti. Senza scrupoli, non avrebbero esitato a rapinare anche due famiglie, nelle loro case, a Lodi e nella Bergamasca.

I militari sono arrivati alla banda anche attraverso intercettazioni e l’uso di filmati delle telecamere di videosorveglianza. Contestata loro anche la ricettazione di 6 auto e diverse cessioni di cocaina. Nel corso delle perquisizioni sono stati recuperati e sequestrati monili in oro, arnesi da scasso e 5 veicoli in uso agli indagati. Cinque dei destinatari della misura restrittiva sono stati tradotti nel carcere di San Vittore, gli altri due, tra i quali una donna, sono ricercati.

(*articolo aggiornato)