Rubavano materiale medico all’ospedale di Saronno per poi rivenderlo ad altre aziende sanitarie del territorio nel periodo più dura della pandemia Andrea Arnaboldi, imprenditore ed ex candidato consigliere comunale di Barlassina, e Sara Veneziano, ex direttrice dell’area logistica della farmacia del nosocomio della vicina città degli amaretti. Arrestati poco più di due anni fa dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Saronno e dalla Guardia di Finanza, sono stati entrambi condannati.
Furti all’ospedale durante la pandemia: l’imprenditore fu candidato
Accusati di peculato in concorso e, l’imprenditore, anche di autoriciclaggio, sono stati condannati il primo a tre anni e la seconda a due anni e cinque mesi. Secondo le indagini, avviate a novembre del 2019, la coppia rubava lame monouso per laringoscopio e batterie per videolaringoscopio per poi rivenderle ad altre aziende socio sanitarie territoriali e ad altri ospedali lombardi. L’attività non si è fermata nemmeno durante le fasi più acute della pandemia.
Furti all’ospedale durante la pandemia: indagini partire dopo segnalazioni
Un comportamento deplorevole oltre che criminale. Tutto è iniziato quando il responsabile della struttura semplice della farmacia ospedaliera di Saronno e il direttore della struttura complessa delle farmacie ospedaliere di Busto e Saronno avevano segnalato delle anomalie. Veneziano ordinava un numero di dispositivi maggiore rispetto a quello necessario alla Aritec srl, di cui Arnaboldi era titolare, in modo da gonfiare le casse dell’imprenditore. Il materiale veniva poi sottratto dai magazzini della struttura saronnese da Veneziani e restituito ad Arnaboldi che lo vendeva una seconda volta. Di qui l’accusa di autoriciclaggio.