Mariasole Mascia, lei è candidata alla Camera per la lista che raggruppa Azione e Italia Viva: l’unica che punta espressamente a riportare Mario Draghi alla presidenza del Consiglio.
I cittadini come accolgono la vostra proposta? «La gente è favorevole perché Draghi ha portato al Governo non solo una elevata competenza ma anche l’idea basata sulla necessità di unire e non alimentare lo scontro tra le parti politiche e sociali. Ha dato la spinta alla ripresa del Paese e, in un momento come questo, le persone sono consapevoli che sarebbe importante proseguire su quella strada: questo non significa che il presidente del Consiglio dovrebbe essere necessariamente lui, ma qualcuno che con lo stesso stile cerchi le soluzioni più adatte per l’Italia».
Elezioni, Mascia: la questione energetica
Sia le famiglie che le imprese rischiano di non reggere a lungo a causa degli aumenti delle bollette: voi come interverreste per bloccare i rincari?
«La questione energetica è una priorità che richiede azioni diversificate: occorre intervenire immediatamente con coraggio e ricorrere ai gassificatori anche se non portano consenso immediato. Contemporaneamente è necessario muoversi con una visione: spingere sulle energie rinnovabili e, con concretezza, valutare il ricorso al nucleare. Nel nostro programma proponiamo l’estensione del piano Industria 4.0 alla transizione ecologica, facilitazioni per chi investe nelle rinnovabili e incentivi per le comunità energetiche con l’obiettivo di raggiungere l’indipendenza energetica. È, inoltre, fondamentale l’intervento dell’Europa per fissare un tetto al prezzo del gas: per questo la presenza di Draghi sarebbe importante».
Elezioni, Mascia: i temi economici
Cosa proponete sui temi economici?
«Per superare l’emergenza vanno rilanciate la crescita e le imprese: è possibile farlo riducendo il cuneo fiscale, stimolando la produttività e rivedendo la tassazione. Potremmo aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro puntando sulla valorizzazione della formazione professionale e, confrontandoci con le aziende, sugli istituti tecnici superiori».
C’è qualche ambito che le sta particolarmente a cuore?
«Oltre all’istruzione la sanità, due capisaldi del nostro programma. Siamo convinti che dovrebbero essere riviste le competenze attribuite alle regioni restituendo allo Stato quelle legate ai livelli minimi di assistenza in quanto c’è disparità di accesso e di servizi tra i territori. Andrebbe ricostruita la sanità territoriale recuperando il ruolo dei medici di base anche alzando le loro retribuzioni in modo che facciano da filtro, riducendo gli accessi agli ospedali. È, inoltre, necessario garantire strumenti e personale alle case di comunità per evitare che rimangano contenitori vuoti».
Elezioni, Mascia: a Roma di cosa vorrebbe occuparsi?
Lei potrebbe essere eletta alla Camera se il capolista nel collegio plurinominale Enrico Costa dovesse passare a Milano: a Roma di cosa vorrebbe occuparsi?
«Per sperare di farcela, dato il meccanismo della legge elettorale, dobbiamo augurarci che Azione in Brianza vada meglio che a Milano. Se dovessi arrivare a Montecitorio mi occuperei, in particolare, di sanità e della crescita delle imprese del nostro territorio. Mi piacerebbe, inoltre, provare a capire con la Regione se è possibile risolvere i devastanti problemi ambientali creati dalla Pedemontana».