Effetto Charlie Hebdo: l’Europa vuole rivedere Schengen

Vertice tra i ministri dell’Interno dell’Unione europea per introdurre azioni volte a contrastare in maniera più efficace il terrorismo. In discussione, tra l’altro, la modifica del Trattato con il ritorno ad una forma di controllo alle frontiere.
Effetto Charlie Hebdo: l’Europa vuole rivedere Schengen

Una manifestazione, ma anche misure concrete per dire no al terrorismo. Prima del milione di persone in corteo, «Oggi Parigi è la capitale del mondo» ha detto il presidente francese Francois Holland, nella capitale francese c’è stato un vertice tra i ministri dell’Interno dell’Unione europea per introdurre azioni volte a contrastare in maniera più efficace il terrorismo.

In discussione la modifica del Trattato di Schengen con il ritorno ad una forma di controllo alle frontiere, attualmente “libere”. Possibile anche che sia approvata con urgenza la “Passenger name record (Pnr)” per la registrazione dei passeggeri sui voli aerei nell’area Schengen. Proposta anche la creazione di una lista europea unica di tutti i cittadini dell’Unione che hanno lasciato i propri Paesi per andare a seguire il terrorismo jihadista.

E a questo proposito, in un articolo, il quotidiano “La Provincia di Lecco” annuncia che tra gli italiani arruolati ci sarebbe anche un cittadino di Erba: «Un carpentiere siriano che per sei anni ha abitato e lavorato nel Comasco. Poi – si legge nel quotidiano – nell’estate del 2012, è partito alla volta della Siria dove si è arruolato nel Free Syrian Army, l’esercito dei ribelli che combattono contro il regime di Assad. Stando al profilo facebook del carpentiere “erbese”, si tratta di una persona molto vicina alle posizione estremiste dell’Islam e, nei suoi post, non mancano riferimenti sia ad Al-Nusra, il “Fronte del soccorso al popolo di Siria” vicino ad Al Qaeda, che agli estremisti dello Stato Islamico».