Ecco Autari, il vino Barbera made in Monza che aiuta la Fondazione Tavecchio

Una Barbera made in Monza: ecco Autari, nato dalla collaborazione tra Fondazione Tavecchio e Gruppo Meregalli.
Monza vino Autari Alessio Tavecchio Marcello Meregalli
Monza vino Autari Alessio Tavecchio Marcello Meregalli – foto Fabrizio Radaelli Fabrizio Radaelli

Un vino rosso rubino dal profumo di frutti rossi freschi uniti a note floreali. Una Barbera made in Monza che, oltre a soddisfare il palato, alimenterà un progetto sociale. Si chiama Autari, come il re longobardo marito di Teodolinda, il vino nato dal vigneto presente all’interno dell’agriparco solidale “Accolti e raccolti” della Fondazione Tavecchio che sorge in via Papini, nei pressi di viale delle Industrie.

Ecco Autari, Barbera made in Monza: era da 150 che in città non si produceva vino

Era da 150 anni che a Monza non si produceva vino. Un’epidemia di filossera aveva distrutto le viti presenti che non erano più state sostituite. Nel 2015 Alessio Tavecchio, presidente e creatore della fondazione, ebbe un’intuizione e subito coinvolse il Gruppo Meregalli, suoi vicini di casa negli anni giovanili. Marcello Meregalli, ceo del Gruppo, nonché compagno di giochi di Alessio quando era bambino, accettò la sfida e, grazie alle sue competenze e alla sua generosa collaborazione, nel 2018 vennero piantate le prime barbatelle.

Ecco Autari, il vino Barbera made in Monza: il lancio a casa del Gruppo Meregalli

«Abbiamo dovuto ricercare tralci adatti al nostro clima – ha spiegato Meregalli lunedì mattina in occasione del lancio di Autari nella sede del Gruppo – Nel 2020-2021 ci sono stati i primi raccolti e, finalmente, nel 2022 abbiamo avuto una vendemmia vera e propria. Il prodotto ci ha stupito. È andato bel oltre le nostre aspettative. Posso dire che abbiamo ottenuto un risultato importante. Autari non è solo un simbolo. È anche un buon vino».

Ecco Autari, il vino Barbera made in Monza: 492 bottiglie, non sono in vendita ma si possono ricevere con donazione

Dal vigneto – che si estende per circa 1.000 metri quadrati – sono “uscite” 492 bottiglie di Barbera. Il clima caldo dell’estate di due anni fa ha arricchito l’uva di zuccheri portando il vino a 14 gradi alcolici. L’imbottigliamento è avvenuto nell’azienda vitivinicola Santa Croce di Missaglia che ha collaborato anch’essa al progetto di Tavecchio.

«Le bottiglie – spiega l’ideatore della fondazione costituita nel 1998 – non sono in vendita ma si possono ricevere con una donazione. Grazie ad Autari e al sostegno di benefattori e aziende partner realizzeremo all’interno dell’agriparco un centro polifunzionale denominato Sapor fare. Qui vi saranno un ristorante, una scuola di cucina, una wine school, una sala polivalente ma, soprattutto, creeremo un ambiente unico nel suo genere. Un punto di riferimento esclusivo per le famiglie e le aziende dove la formazione professionale e il lavoro saranno rivolti anche a persone con fragilità».

Ecco Autari, il vino Barbera made in Monza, gli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030

Il centro e tutto l’agriparco rispondono pienamente a 16 dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
«L’unico obiettivo che non abbiamo ancora centrato – sottolinea Tavecchio – è quello della ripopolazione della fauna ittica».
All’interno dell’agriparco – vasto 12.000 metri quadrati – vi sono, oltre al vigneto, un bosco, un frutteto, un orto, un giardino sensoriale, un apiario con quattro arnie e una pedana accessibile di 1000 metri quadrati per persone con disabilità.