«È la scimmia che ci governerà» Da Triuggio le prime parole shock

Alessandro Riva, consigliere comunale Pdl a Triuggio, aveva espresso le sue considerazioni sul ministro Kyenge su Facebook a inizio maggio 2013. Alla fine dello stesso mese ha votato una mozione contro ogni forma di razzismo.
Alessandro Riva, consigliere comunale Pdl
Alessandro Riva, consigliere comunale Pdl

Roberto Calderoli? È appena arrivato. Il consigliere comunale ed ex candidato sindaco leghista di Lesmo Paola Gregato? È arrivata ancora dopo uno dei colonnelli del Carroccio. Il primo che da queste parti ha messo nel mirino le origini del ministro per l’integrazione Cécile Kyenge, è stato infatti il consigliere comunale di Triuggio Alessandro Riva, uno tra i più impegnati del territorio che si è spesso reso protagonista di iniziative a favore delle popolazioni terremotate. Riva leghista non è, perché è un esponente del Pdl, e a inizio maggio 2013 aveva espresso le sue considerazioni su Facebook nei confronti di alcuni rappresentanti del governo Letta insediato da pochi giorni. Non aveva fatto sconti neppure nei confronti di rappresentanti del suo partito, ma verso il ministro Kyenge aveva scritto: «Questa è la scimmia che ci governerà» con la foto del titolare dell’integrazione. Una considerazione poi rimossa. Una bagarre iniziata in consiglio comunale e conclusasi nello stesso luogo a distanza di poche settimane. A fine maggio 2013, infatti, il consigliere ha detto che «la mia critica non era tanto per il colore della pelle, ma per i suoi precedenti sul tema dell’immigrazione clandestina. Ribadisco che quello che ho scritto su Facebbok sono pensieri privati, scritti sulla mia pagina personale, che nulla hanno a che vedere con i componenti della mia parte politica. Inoltre ho mosso critiche anche verso ministri Pdl: questo è un governo per la seconda volta non votato dagli italiani». E alla fine c’è stata anche la sua adesione alla mozione presentata dal centrosinistra e mediata dal centrodestra con la quale il consiglio comunale «condanna ogni forma di razzismo e di discriminazione e massimo appoggio al ministro».