Dalle panchine al tempietto, la Villa reale di Monza cerca sponsor privati

Gli arredi ancora da sistemare, le panchine, gli eventi, il tempietto dei giardini e molto altro: il Consorzio Villa reale cerca sponsor privati per continuare l’opera di recupero della reggia di Monza. SCARICA l’elenco completo
Dalle panchine al tempietto, la Villa reale di Monza cerca sponsor privati

Il Consorzio Villa reale a caccia di sponsor privati per continuare il recupero della reggia e del parco di Monza. Come il tempietto dei giardini reali e il letto della regina Elena negli appartamenti reali, oppure panchine, eventi, le app per il parco, la sala video nelle ex Cavallerizze e la guida della reggia, oppure la manutenzione delle rogge e la posa di nuovi alberi. Insomma: l’elenco è lungo, molto lungo. «La rinascita di un patrimonio storico – artistico straordinario, l’interesse dei media, oltre 170mila visitatori di cui più della metà hanno acquistato un biglietto per le mostre presenti nella Villa reale, per gli appartamenti reali allestiti e per il Serrone. A cinque mesi dalla riapertura, la Villa di Monza è un tesoro restituito al pubblico, frutto di due anni di restauri e del la collaborazione tra pubblico e privato, primo caso di project financing di un bene culturale pubblico di questa portata» dice il Consorzio, che aggiunge: si tratta di andare avanti.

Obiettivo prioritario, «partner privati per promuovere una serie di iniziative e interventi che saranno realizzati nel corso dei prossimi mesi, in particolare quelli che vedranno protagonisti la Reggia di Monza, durante il semestre di Expo», ma in realtà la ricerca di sponsor va ben oltre, con una contropartita: «Le proposte potranno essere sia di natura finanziaria che tecnica (attraverso l’erogazione diretta di servizi, lavori, beni). Il Consorzio garantirà adeguata visibilità agli sponsor nonché la possibilità di usare per tutta la durata della sponsorizzazione la dicitura “partner ufficiale della Reggia di Monza”».

«In questi ultimi anni il Consorzio ha svolto un proficuo lavoro per dare una interessante prospettiva di futuro al ricco patrimonio custodito dalla Villa reale e dal parco di Monza, nell’esclusivo interesse pubblico – ha detto il sindaco Roberto Scanagatti, che è anche presidente del Consorzio -. E ciò è avvenuto con la preziosa partecipazione e collaborazione, in termini di idee e operatività, di tutti i soggetti che ne fanno parte. Crediamo che le numerose iniziative e attività sin qui svolte e che si volgeranno in futuro nella Reggia di Monza, molte delle quali di altissimo profilo e di livello internazionale, possano essere per le aziende del territorio, e non solo, un’ottima occasione per legare il proprio marchio ai ricchi valori di arte, storia e natura custoditi dal complesso monumentale, e che ciò sarà in grado di aumentarne la capacità attrattiva e competitiva sui mercati nazionali ed esteri».

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Il progetto è realizzato in collaborazione con la Camera di commercio di Monza e Brianza e con Confindustria: la Camera peraltro ha attivato da alcuni anni uno sportello sponsorizzazioni per promuovere forme di mecenatismo («Gli investimenti in cultura sono un valore per le imprese che scelgono di legare la propria immagine e reputazione a interventi di cui beneficia l’intera collettività», ha affermato Renato Mattioni, segretario generale della Camera di commercio). «Per le imprese questa è una grande opportunità per promuovere il proprio marchio e, allo stesso tempo, contribuire alla conservazione di un importante patrimonio storico», ha detto Massimo Manelli, direttore generale di Confindustria di Monza e Brianza.

«La Villa reale è tornata a splendere – conclude Lorenzo Lamperti, direttore generale del Consorzio Villa Reale e parco di Monza. C’è ancora tanto da fare, non solo per la Villa ma anche nei Giardini e nel Parco; contiamo sulla generosità da parte dei privati per continuare a valorizzare questo bene, approfittando anche dall’occasione offerta dall’“art bonus” riferito alla possibilità di ottenere un credito di imposta del 65% per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura».