Coldiretti, in Lombardia 4 comuni su 5 a rischio dissesto per frane e alluvioni

Sarebbero gli effetti di un mix di cambiamenti climatici, con una tendenza alla tropicalizzazione, e della sottrazione di terra fertile capace di assorbire l’acqua
Il fiume Lambro a Monza durante l’alluvione del 25 giugno 2014
Il fiume Lambro a Monza durante l’alluvione del 25 giugno 2014

Dopo la tragedia di Ischia dei giorni scorsi, a proposito di rischio frane (e alluvioni) anche la Lombardia è tutt’altro che in sicurezza. Almeno stando a un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Ispra secondo la quale oltre 4 comuni su 5 (l’84,6% del totale) hanno parte del territorio in aree a rischio dissesto proprio per frane e alluvioni. L’analisi è stata diffusa in occasione della Giornata mondiale del suolo: si tratterebbe degli effetti “di un mix di cambiamenti climatici, con una tendenza alla tropicalizzazione, e della sottrazione di terra fertile capace di assorbire l’acqua“.

Coldiretti Lombardia: “E’ la prima regione italiana per suolo consumato”

Con oltre 289 mila ettari del suo territorio coperti artificialmente, la Lombardia è la prima regione italiana per suolo consumato in valori assoluti – spiega la Coldiretti regionale su dati Isprama registra anche i valori percentuali più elevati, con il 12,12% del suolo complessivo consumato. La sparizione di terra fertile – sottolinea la Coldiretti– contribuisce al deficit produttivo del Paese e alla sua dipendenza dall’estero, tanto che negli ultimi dieci anni con le campagne l’Italia ha perso 400 milioni di chili di prodotti agricoli per l’alimentazione dell’uomo e degli animali“.

Coldiretti Lombardia: “Asfalto e cemento hanno fermato 360 milioni di metri cubi di pioggia”

Asfalto e cemento dal 2012 ad oggi, in Italia, avrebbero impeditol’assorbimento di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua piovana che ora scorrono in superficie aumentando il rischio idrogeologico” spiega ancora Coldiretti. Situazione aggravata dai cambiamenti climatici “con più di tremila eventi estremi in Italia nel 2022, tra bombe d’acqua, violenti temporali e grandinate“, secondo analisi Coldiretti su dati Eswd. “Per questo – conclude la Coldiretti – l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile, con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne“.