Clima, aumentano i giorni roventi e calano quelli di gelo: ecco come cambia il pianeta

Inquinamento e danni alla salute, ma l’altro fattore da considerare è il cambiamento climatico in corso.
Gli effetti del surriscaldamento
Gli effetti del surriscaldamento

Inquinamento e danni alla salute, ma non solo: l’altro fattore da considerare è il cambiamento climatico in corso. Il “Copernicus interactive climate altas”, vale a dire l’atlante climatico interattivo messo a punto nell’ambito di Copernicus e liberamente consultabile online (atlas.climate.copernicus.eu), mostra il nostro mondo com’è stato, com’è adesso e come sarà, con previsioni a medio e lungo termine declinabili secondo decine di diversi indicatori. E allora: regione mediterranea e poi focus sull’Italia con qualche esempio.

Clima, aumentano i giorni roventi: nel 2023 ventotto giorni a 35 gradi

Il numero di giorni in cui, nel corso di un anno, si è registrata una temperatura massima superiore a 35 gradi è aumentato costantemente (per quanto non manchino lungo percorso alti e bassi) dal 1850 a oggi: ha raggiunto (per ora) il suo picco storico nel 2023, con circa 28 giornate da caldo record (sono calcolate al 50° percentile, il valore mediano): erano 21 trent’anni fa, nel 1994, e 17 nel 1974, cinquant’anni fa. Secondo le previsioni, però, saranno quasi 37 tra vent’anni, nel 2044.

Clima, aumentano i giorni roventi: le temperature superiori a 40 gradi

Una precisazione: aumenterà, anche se con meno rapidità, il numero di giornate all’anno con temperature superiori al 40°. Punta quindi ovviamente verso l’alto anche la serie temporale che rappresenta l’andamento della temperatura media: i 14,68° del 2023 (sono considerati sempre al 50esimo percentile questi e tutti i prossimi valori) mostrano già un incremento di 2° rispetto ai 12,90° del 1963, sessant’anni fa.

Clima, aumentano i giorni roventi e calano quelli di gelo:

Si indirizza invece verso il basso, soprattutto per le previsioni a lungo termine, il grafico che rappresenta il numero di giornate di gelo: dai 36 giorni del 2023 ai probabili 23 del 2063 la tendenza non ha bisogno di essere commentata. Aumenteranno già nei prossimi anni, invece, nell’intera regione mediterranea, così come, a ben vedere, anche nell’Africa sahariana, le giornate consecutive senza precipitazioni: non si tratterà di un incremento sostanziale – perché già, ormai, ci stiamo abituando a numerose settimane consecutive senza né pioggia né nuvole – ma ci sarà. Lo scenario che l’atlante di Copernicus, con le sue previsioni, traccia per il domani, non lascia molto spazio all’immaginazione: alcuni tra i fenomeni climatici e meteorologici che stiamo imparando a conoscere si manifesteranno con frequenza sempre maggiore.

Clima, in calo i giorni di gelo

Nel prossimo futuro in Italia (e, allargando lo sguardo anche nel resto del pianeta) farà mediamente più caldo (in dettaglio: in crescita la media della temperatura minima giornaliera, la minima della temperatura minima giornaliera, la media della temperatura massima giornaliera e la massima della temperatura massima giornaliera – tutte, senza sconti) e si moltiplicheranno le giornate di caldo record. Si conteranno sempre meno giorni di gelo e, se nevicherà, si accumuleranno meno millimetri di neve.
Dovremo fare i conti con periodi di siccità sempre più lunghi e con un suolo sempre meno umido (nota: quando pioverà, però, le precipitazioni saranno più forti e intense), con un vento che soffierà meno forte e con un Mediterraneo (al pari degli altri mari e degli altri oceani) sempre più caldo.