È scoccata l’ora del ballo finale per il “Disco Italia” di Cesano Maderno. Lo scorso finesettimana è stata l’ultima apertura della storica sala da ballo di via Albano a Molinello, trenta primavere alle spalle e punto di riferimento in Brianza soprattutto per gli appassionati del liscio. A rendere indimenticabile il saluto ai clienti, una media di 150 avventori al giorno, c’era una torta offerta e distribuita dai gestori.
Un addio amaro il loro, come ha spiegato in un’intervista Benito Cristello, uno dei soci: «Non chiudiamo perché andiamo in pensione o perché siamo stanchi di gestire il nostro locale. Il proprietario dei muri il dicembre scorso, dopo la scadenza naturale del contratto, ci ha mandato la disdetta con obbligo di uscire entro i sei mesi successivi. Non ci sono stati assolutamente spazi per un ulteriore rinnovo e quindi oggi siamo costretti a chiudere definitivamente i battenti».
Per Cristello è un grande dispiacere: «In questi anni abbiamo creduto molto nel nostro lavoro, tant’è che abbiamo investito tanto nell’attività anche dal punto di vista economico. Cito solo alcune opere delle tante fatte: oltre 300mila euro nel 2009 quando avevamo creato una nuova struttura esterna e introdotto gli ascensori. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata però nel 2014. Ci siamo accollati i 50mila euro necessari per la sistemazione dei pilastri e altre opere affini. Oggi, dopo soli tre anni da un investimento così importante, siamo costretti a uscire».
Lo stop alle danze interessa soprattutto gli over 60. Sono loro che frequentano periodicamente il “Disco Italia”. Più che una sala da ballo nel tempo è diventato un punto di ritrovo, un momento d’incontro che però non riaprirà più. Naturale a questo punto chiedersi perché il proprietario, Andrea Cazzaniga di Bovisio Masciago, abbia deciso di non rinnovare il contratto. Il Cittadino l’ha interpellato il diretto interessato e in merito non rilascia dichiarazioni. Invece si sbilancia sul futuro dei 1.400 metriquadrati di superficie, che all’origine era una sala cinematografica: «I locali riapriranno. Nei programmi futuri c’è una nuova locazione dal taglio commerciale – sottolinea – Potrebbe anche aprire un locale pubblico, ma sicuramente in via Albano non ci sarà più una discoteca».
Sarebbero diversi gli operatori interessati al capannone compresi degli imprenditori cinesi e questo epilogo non sarebbe certo una novità. In centro a Cesano come nelle frazioni sono tante le saracinesche alzate su attività commerciali made in Cina che operano in particolare nel settore della ristorazione come bar o ristoranti.