Caso Bames: volantinaggio fuori dal tribunale degli ex lavoratori indignati

Gli ex lavoratori Bames promuovo un gesto di protesta per la prossima udienza del processo a Monza.

“Siamo stati offesi, noi e la giustizia! Se non sono loro, allora i colpevoli siamo noi!” comincia così il volantino, che gli ex dipendenti Bames di Vimercate distribuiranno il prossimo giovedì 14 dicembre fuori dal Tribunale di Monza a partire dalle 8.45 in occasione dell’ultima udienza 2023 del processo per bancarotta fraudolenta dell’impresa di via Kennedy a Velasca fallita una decina di anni fa, dove interverranno i legali degli imputati .

Caso Bames: gli ex lavoratori indignati e i fratelli Bartolini

Il volantino preparato dagli ex lavoratori arriva dopo la sentenza della Corte d’Appello di Milano per gli imputati Massimo e Selene Bartolini ai quali la prima condanna di reclusione a 4 anni e 8 mesi ciascuno per bancarotta fraudolenta è stata riqualificata in “semplice” ed è scattata la prescrizione. I giudici della Corte d’Appello hanno anche pronunciato l’assoluzione per i reati fiscali. I due fratelli giudicati dalla Corte d’Appello milanese avevano scelto il rito abbreviato, mentre per gli altri otto imputati Vittorio Romano Bartolini, Giuseppe Bartolini, Lica Luigi Bertazzini , Alessandro Di Nunzio, Riccardo Toscano, Angelo Sandro Interdonato , Salvatore Giugni e Oozi Cats si prosegue col rito ordinario nel Palazzo di Giustizia brianzolo in piazza Garibaldi proprio il 14 dicembre.

Caso Bames: gli ex lavoratori indignati e la sensibilizzazione dei cittadini

Gli ex lavoratori indignati faranno questo gesto di distribuire i volantini “rivolgendosi alla cittadinanza, ai media, al sindacato e a tutto il mondo della Politica istituzionale e no (Locale, Provinciale, Regionale e Nazionale), chiedendo di essere presenti a questa iniziativa per dimostrare la vicinanza a questa lotta ultraventennale portata avanti con perseveranza e determinazione per la dignità e la giustizia” ha fatto sapere l’ex segretario della Fim Cisl di Monza Gigi Redaelli.