Le elezioni nazionali di settembre fanno male alla scuola. È un po’ questo il pensiero del sindaco di Caponago Monica Buzzini, che sta escogitando un piano per non far perdere lezioni agli studenti. “È pazzesco pensare che la prima campanella suoni il 12 settembre e poi il 25 ci sia la chiamata alle urne – ha detto il primo cittadino -. Per carità la democrazia e le elezioni sono sacre, ma anche l’istruzione ha la sua importanza. Non capisco cosa sarebbe cambiato se si fosse votato normalmente a marzo 2023”. Ad ogni modo Buzzini sta facendo i suoi conti.
Caponago: Buzzini e l’idea di spostare i seggi in Comune
“L’idea che ci è balenata è di spostare i 4 seggi che abbiamo alle elementari direttamente in municipio, lasciando liberi gli istituti scolastici e in particolare la primaria – ha proseguito il numero uno della giunta –, però purtroppo c’è un problema di sicurezza in Comune, considerando la possibile alta affluenza di elettori e la presenza di una balaustra che è troppo bassa”. Alla fine sembra che la rivoluzione annunciata non s’ha da fare tanto che la stessa Buzzini spiega” secondo i nostri calcoli in fin dei conti le classi elementari perderebbero solo la giornata del 26 settembre, perché abbiamo la fortuna di avere degli uffici e degli operai solerti che venerdì 23 settembre al suono dell’ultima campanella provvederanno a sistemare i seggi. Però ci tengo a sottolineare che questo election day crea problemi ai Comuni, pensando sia al periodo in cui bisogna predisporre tutto e a volte proprio alla carenza di personale per alcune amministrazioni. La mole di lavoro è veramente tanta a livello organizzativo considerando che ci sono in mezzo pure le vacanze estive”.
Caponago: Buzzini e i costi della democrazia
Una corsa contro il tempo a cui tutti gli oltre 8mila Comuni italiani dovranno bene o male partecipare per permettere ai cittadini di esprimere il proprio voto. Buzzini però nella sua analisi da amministratore non si ferma qui. “A mio parere verranno anche sprecati anche doversi soldi pubblici per questa tornata elettorale – ha concluso il sindaco caponaghese –, se si pensa che in ogni paese saranno predisposte le bacheche elettorali in diversi punti del territorio e nella migliore delle ipotesi saranno appesi al massimo tre cartelloni”. Però le regole della democrazia sono queste e allora non resta che rimboccarsi le maniche e trovare le soluzioni adeguate per tutte le questioni logistiche di ogni comunità.