Manca ancora l’ufficialità, che arriverà soltanto venerdì, dopo l’espletamento delle indispensabili formalità burocratiche, ma da martedì sera il 1913 Seregno ha un nuovo proprietario. È Carmine Castella, 48 anni, imprenditore, titolare di un’azienda di manutenzione e riparazione di caldaie a Mariano Comense e di un locale a Paina di Giussano, direttore sportivo in carica, che ha raccolto il testimone da Paolo Di Nunno, che dopo tre anni e mezzo ha chiuso definitivamente la sua esperienza alla guida della società brianzola. Con lui si è dimesso anche il figlio Gino, che ricopriva il ruolo di amministratore delegato.
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Castella, che assume la carica di presidente, sarà affiancato come direttore generale da Matteo Fraschini, già nei quadri come team manager, nonché da Maurilio Paci e Giuseppe Denova, fedelissimi alla causa azzurra, che conserveranno rispettivamente gli incarichi di presidente onorario e vicepresidente. Con le bocche che ancora sono rigorosamente cucite, da decifrare è invece al momento la sorte del direttore generale uscente Emanuele Riboldi, che potrebbe farsi da parte o avvicendare lo stesso Castella come direttore sportivo.
La novità consentirà al Seregno di terminare senza scossoni la stagione agonistica in corso e di programmare la successiva: l’impressione è che il budget disponibile non favorirà voli pindarici di fantasia, ma quel che più conta è che siano state poste le basi perché l’attività non si interrompa. La nuova proprietà a breve dovrebbe presentarsi all’amministrazione comunale, per intavolare un confronto in merito agli impianti sportivi disponibili: una delle priorità è la riqualificazione del Seregnello, per sistemare a dovere il settore giovanile e scrivere la parola fine all’esilio della prima squadra, che oggi si allena a Bovisio Masciago.