La qualità dei servizi non ha subito variazioni, non ci sono situazioni di particolare aggravio lavorativo e massima disponibilità al confronto con i rappresentanti sindacali. La Rsa Casa Famiglia di Busnago replica alla denuncia effettuata nei giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali presenti in struttura (Cgil e Fisascat Cisl) in merito ai tagli sulle ore di servizio per i lavoratori.
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“In merito alla nota sindacale relativa alla situazione della Casa Famiglia di Busnago, intendiamo precisare quanto segue – si legge nel comunicato della struttura – Non esiste alcuna situazione di mancata qualità dei servizi a supporto dei residenti in riferimento ai processi di riorganizzazione aziendale in corso: ancora oggi i requisiti standard richiesti da Regione Lombardia sono onorati con una percentuale pari al 125% rispetto a quanto richiesto dalle normative; inoltre l’attività infermieristica notturna è stata rafforzata a prova della volontà di garantire adeguata osservazione clinica, fondamentale nell’ottica di prevenire ed intervenire con rapidità ogni possibile evoluzione sanitaria; non esistono situazioni di particolare aggravio lavorativo o situazioni di stanchezza; prova ne è che sono state tutte accolte le decine di domande di operatori per le ferie invernali svolte nelle ultime settimane e tutt’ora in corso”.
E poi: “ Il cambio progressivo dei piani di lavoro, conseguente alla necessità di riorganizzazione aziendale necessaria a seguito dell’ondata pandemica, sta avvenendo in accordo con i rispettivi referenti di nucleo al fine di individuare di volta in volta una migliore distribuzione delle attività, attraverso un continuo confronto e dialogo e con la presenza dei rappresentanti dell’azienda anche nei turni notturni, al fine di verificare l’applicazione dei carichi di lavoro e confrontarsi con il personale presente. Nonostante il periodo certamente complesso e anche gravoso sul piano economico, si è cercato di evitare la cassa integrazione, garantendo i normali livelli retributivi e tutto questo a fronte dell’esplosione dei costi di gestione dovuti alla gestione interna della pandemia (maggior impiego delle equipe mediche, attività di screening ed esami ematici, acquisto di DPI, percorsi di igienizzazione e sanificazione costanti)”.
La struttura chiude il comunicato confermando la disponibilità al dialogo: “Ai rappresentanti sindacali è comunque sempre stata garantita, anche per iscritto, la massima disponibilità al confronto e nelle prossime settimane avvieremo i tavoli di lavoro richiesti in cui potremo -insieme- analizzare i dati e le informazioni circa i risultati dopo le prime settimane di attività riorganizzata e se saranno necessari ulteriori correttivi saremo pronti a valutarli ed esaminarli con la dovuta attenzione”.