Il calciatore Edoardo Bove sta meglio e, dopo le “notizie rassicuranti arrivate in giornata” e “la videochiamata che Edoardo ha voluto fare con tutti i suoi compagni, il mister e lo staff tecnico riuniti al Viola Park“, la Fiorentina ha fatto sapere di aver deciso di tornare in campo per preparare la sfida con l’Empoli di mercoledì. La grande paura per il malore che ha colpito il giocatore domenica nel corso della partita con l’Inter sembra alle spalle: ma le immagini rilanciate dalle televisioni del ragazzo che crolla a terra sul campo di gioco hanno riportato i riflettori sull’importanza del primo soccorso e della formazione.
Bove migliora, l’associazione Salvagente ha pubblicato un video sul comportamento da tenere dopo le critiche ricevute sui social
In particolare, l’associazione monzese Salvagente si è concentrata su quello che da molti tra testate online e commentatori è stato definito un gesto salvavita: l’intervento di un compagno di squadra che ha messo la mano in bocca al giocatore a terra per “spostare la lingua”. Un gesto necessario? Salvagente da subito lo ha sottolineato considerandolo, anzi, potenzialmente dannoso. Per questo, a fronte di tanti commenti anche molto negativi, il presidente Mirko Damasco dopo due giorni ha pubblicato un video per mostrare come comportarsi in caso di emergenza: tre mosse per essere pronti in attesa dei soccorsi da attivare tempestivamente.
Bove migliora, l’associazione Salvagente: «Le prime cose da fare sono chiare e in tutte le linee guida internazionali»
«Se qualcuno cade in terra improvvisamente incosciente – spiega Damasco – le prime cose da fare sono chiare, da protocollo e in tutte le linee guida internazionali: guardo la sicurezza della scena per valutare se posso avvicinarmi senza pericoli, poi chiamo e scuoto la persona anche se è a faccia in giù. Il passaggio successivo – nel caso – è girarla a pancia in su e guardare se respira per 5-10 secondi al massimo: se non respira inizia la rianimazione cardiopolmonare. Se invece respira ed è incosciente si gira la persona su un fianco e si mantiene in posizione, la lingua non è mai un problema».
Damasco e Salvagente sono da sempre in prima linea per la promozione dei valori del primo soccorso, grazie all’impegno dell’associazione in Lombardia nel 2015 la formazione alla disostruzione pediatrica era stata resa obbligatoria per legge per gli operatori che lavorano con i bambini. Nel mese di giugno invece ha avviato la raccolta firme per far diventare il primo soccorso una materia di studio a scuola, battaglia che dovrebbe arrivare in Parlamento.
«È possibile imparare a salvare una vita da un video visto su internet? – si chiede Damasco in apertura di video – Ovviamente non basta, bisogna fare un corso» ed è importante farlo il prima possibile.
Bove migliora, l’associazione Salvagente: l’appello alla formazione
Nelle ore immediatamente successive al malore, quando ancora l’entità di quanto successo al giocatore non era nota, Damasco si era soffermato su quanto visto: «Guardate le immagini. Malore con perdita di coscienza. Alcuni calciatori se ne vanno, quasi tutti vanno a fare muro attorno al giocatore (eh si proprio una priorità), uno va a fare una manovra dannosa ed inutile come quella di mettere le mani in bocca e stop. Sono in campo in 22, nessuno sa fare niente. Nessuno. Signori calciatori ma quando? Quando? Quando capirete l’importanza di fare un corso di primo soccorso e blsd per intervenire in queste situazioni e per dare il buon esempio? Quando? Quando, ancora una volta sarà troppo tardi? Quando? Quando capirete che se capita quando non ci sono i medici si muore ? Quando capirete che se capita a casa vostra bisogna saper cosa fare? Ma ancora una volta si è persa l’opportunità di parlare di questi temi in maniera costruttiva».