Besana: l’alpino Beretta restituito dall’Adamello torna a casa, spunta un ricordo di famiglia

L’alpino Rodolfo Beretta restituito dai ghiacci dell’Adamello più cento anni dopo la sua morte, avvenuta nel novembre 1916 a causa di una valanga, tornerà a Besana Brianza. Il Comune si è attivato per individuare data e luogo di sepoltura. E spunta il ricordo della prima comunione.
cartolina comunione alpino Rodolfo Beretta
cartolina comunione alpino Rodolfo Beretta Signorini Federica

Nessuno scatto, dai profili sfumati e dai bordi logorati dal tempo, ha restituito alla famiglia Beretta il volto di Rodolfo. Almeno per il momento, l’unica traccia che dell’alpino restituito dall’Adamello la scorsa estate è rimasta tra gli album di famiglia è un “Ricordo della Prima Comunione”. Una cartolina che ricevevano tutti i bimbi della parrocchia e che Maria Rosa Terruzzi, pronipote di Rodolfo, ha ritrovato dopo tanti anni: «Il sacramento è stato celebrato nella chiesa di Villa Raverio il 3 maggio del 1897».


LEGGI Besana: l’Adamello restituisce i resti dell’alpino Rodolfo Beretta, morto nel 1916

Nonostante il desiderio di scoprire come fosse fatto, quel lontano parente che i ghiacci hanno conservato per oltre un secolo, «ciò che conta è che ora torni a casa». Nella sua Besana, Rodolfo dovrebbe arrivare il 4 novembre.

La data coincide con il centenario dalla fine della Grande Guerra in Italia, e anticipa di soli quattro giorni i 102 anni dalla morte del giovane soldato brianzolo, sepolto a 30 anni da una valanga.

«Per la nostra città, questo ritrovamento è una grandissima emozione – commenta il sindaco Sergio Gianni Cazzaniga – Lo è soprattutto perché la storia del suo riconoscimento è come se riassumesse le storie di tutti i caduti di guerra sì ritrovati, ma rimasti “militi ignoti”».

Dopo la scelta della famiglia «di riportarlo qui» – come spiega Maria Rosa, che poche settimane fa ha ricevuto la visita dei Carabinieri con l’avviso di ritrovamento a firma del Ministero della difesa – l’amministrazione comunale si è attivata per individuare data e luogo di sepoltura.

«In accordo con i parenti e con il parroco don Mauro Malighetti, si è pensato che il luogo più indicato per la tumulazione fosse la cappella centrale del cimitero di Besana, che già accoglie caduti e sacerdoti della città» spiega il primo cittadino. Ora manca solo la conferma ufficiale per la data di trasferimento.


«Parleremo con le autorità competenti in occasione dell’adunata nazionale degli Alpini a Trento – spiega un altro pronipote di Rodolfo, Pier Davide Beretta che è anche segretario della sezione Combattenti e Reduci di Villa Raverio – Sarà a breve, il 13 maggio». Proprio il giorno in cui Rodolfo era nato, nel 1886.