Barlassina: accolto il ricorso, il pensionato non pagherà la multa per aver richiuso una buca in strada

Claudio Trenta non dovrà pagare la multa da quasi 900 euro comminata dalla Polizia Locale di Barlassina per aver richiuso una buca in strada.
Barlassina multa Trenta
Barlassina multa Trenta

Claudio Trenta non dovrà pagare la multa da quasi 900 euro comminata dalla Polizia Locale di Barlassina per aver richiuso una buca in strada.
Il fatto era accaduto nello scorso maggio e divenne un caso nazionale. Il popolare pensionato blogger di paese aveva deciso di resistere e di presentare ricorso nelle sedi opportune e lunedì è arrivata l’udienza davanti al giudice di pace.

Barlassina: accolto il ricorso, «una situazione paradossale»

«Le motivazioni della sentenza – spiega il diretto interessato – ancora non le conosciamo, se sia stato ritenuto valido il mio intervento come impegno civile o se semplicemente il fatto non sussiste, ma comunque il ricorso è stato accettato, condannando il comune anche al pagamento delle spese processuali che, ci tengo a ricordarlo, sempre da noi cittadini vengono pagate attraverso le tasse. Una situazione paradossale. Non pensavo che la sentenza sarebbe arrivata così velocemente, dopo solo un’udienza, ma sapevo di essere nel giusto e questo pronunciamento non fa altro che rafforzare le mie convinzioni. La morale di tutta questa storia è che gli amministratori devono iniziare ad occuparsi seriamente e tempestivamente dei piccoli grandi problemi di Barlassina, rispondendo alle esigenze dei cittadini».

Barlassina: accolto il ricorso, nessuna violazione alle norme per l’apertura di un cantiere

Per Trenta è stata accolta la tesi dell’avvocato che ha sostenuto di fronte al giudice come in realtà non esistesse nessuna violazione dell’articolo 21, perché questa fattispecie indica l’apertura di un cantiere non autorizzato e non un intervento di pochi minuti senza attrezzature.

Del caso aveva parlato tutta Italia, pure qualche media estero e si è interessata anche la politica. Trenta era stato preso da esempio da Beppe Grillo, per il suo impegno civico. E difeso anche dal leghista Angelo Ciocca: «È una vittoria di buonsenso, un concetto che, per l’amministrazione comunale, a quanto pare è sconosciuto», rimarca il deputato che si era offerto di pagare di tasca propria la sanzione.