Subito dopo l’intervento del sindaco Maurizio Bono la parola è andata a Lucia Arizzi, curatrice del fallimento “San Giuseppe” di Arcore.
Arcore, l’acquisto del San Giuseppe, Arizzi e l’intesa con Bono
“Il merito di questa operazione – ha tenuto subito a precisare Lucia Arizzi – è sicuramente del sindaco Bono che quando è stato eletto è stato velocissimo nel confrontarsi con me per il problema “an Giuseppe”. Ritengo che quando un politico ama la propria città è come amare una donna e quindi cerca di soddisfarla, cerca di accudirla, cerca di trovare le cose migliori per lei e cerca di godersela. Questo è quello che ha fatto il sindaco Bono nei confronti di Arcore. E quindi l’asilo “San Giuseppe” è per il sindaco un gioiello che regala alla sua città, alla sua donna.
Arcore, l’acquisto del San Giuseppe e “l’oasi meravigliosa”
La stessa professionista spiega che “per me il complesso del “San Giuseppe” è un’oasi meravigliosa. Vi sono andata tante volte e il solo parco è qualcosa di estremamente interessante, bellissimo, particolare. Non nascondo del resto che mi ero convinta che non fosse particolare attenzione da parte della precedente Amministrazione e avevo notato che erano piuttosto prudenti, andavano con i piedi di piombo. Quando poi è arrivato Bono ha azionato il moltiplicatore, è stato velocissimo. Si è quindi attivato dal punto di vista Regione, dal punto di vista Comune, con un cruccio particolare, che venissero soddisfatte le maestre e il personale che ovviamente vantano un credito. Per me – conclude la curatrice Lucia Arizzi – è una cosa meravigliosa avere raggiunto questo accordo. I numeri sono stati studiati ed equilibrati. E’ chiaro che il sindaco cerca di poter portare l’acqua al suo mulino poiché lui, naturalmente deve fare gli interessi della propria città, tanto è vero che ci sarà parte mobiliare che verrà attentamente valutata. Quindi tutto quello che sta facendo il vostro sindaco, che io ho l’onore di conoscere e di esserne amica – ha concluso la curatrice – è una cosa assolutamente meritoria. Un ringraziamento va ovviamente anche al de cujus Tomaselli, il benefattore che ha creato questa oasi meravigliosa per il quale il Comune sui prenderà l’onere di pulirne la tomba ogni anno. Il minimo che la città di Arcore potrà fare nei confronti del suo benefattore”.